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Denuncia choc di un imprenditore «Sono stato picchiato in questura»

Denuncia choc di un imprenditore «Sono stato picchiato in questura»

Il titolare di un’azienda agrigentina denuncia due poliziotti che lo avrebbero pestato. Ma arriva anche la controquerela degli agenti. E la Procura convoca subito tutti per gli interrogatori

Di Antonino Ravanà |

AGRIGENTO – Sarebbe stato pestato da due poliziotti delle Volanti per non essersi fermato ad un incrocio al segnale stradale dello stop. E’ questa la motivazione di una denuncia dettagliata, presentata alla Procura di Agrigento, da un imprenditore agrigentino, Angelo Capraro, titolare di un’azienda, che commercializza piccoli trattori e mezzi meccanici, finito in ospedale con una serie di ferite in seguito ad una presunta aggressione, avvenuta all’interno della caserma Anghelone della Polizia di Stato, sede distaccata della Squadra Volanti della Questura della città dei templi. L’intero incartamento è arrivato sul tavolo del procuratore capo Renato Di Natale e del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, che hanno aperto un’inchiesta affidata al sostituto procuratore Matteo Delpini. Già oggi stesso l’imprenditore sarà ascoltato dai magistrati, poi domani toccherà ai due agenti. Il pestaggio sarebbe avvenuto la notte tra martedì e mercoledì, e la vittima della presunta aggressione ha affidato la sua difesa all’avvocato Giuseppe Scozzari. Secondo quanto racconta proprio il legale, Angelo Capraro, alla guida della sua autovettura, avrebbe tirato dritto allo stop. Sarebbe stato dapprima fermato dai due agenti in giro di perlustrazione, e invitato a seguirli negli uffici della Polizia. Capraro, nella sua denuncia, racconta di essere stato chiuso in una stanza per sottoscrivere un verbale di contravvenzione diverso dall’infrazione, che aveva commesso poco prima. Al rifiuto di firmare un documento, che riteneva palesemente falso, «i due poliziotti lo hanno colpito prima al volto, poi alla testa e afferrato per il collo lo hanno violentemente sbattuto contro l’armadietto in ferro, posto all’interno della stanza». Nel corso della presunta aggressione Capraro avrebbe aggiunto che ha chiesto aiuto gridando, perché «fortemente impaurito che potesse finirgli come altre note vittime», sperando che gli altri poliziotti in servizio ed alcuni anche nei corridoi adiacenti quella stanza, potessero intervenire. Ma nessuno sarebbe intervenuto.   Dopo la denuncia presentata dall’imprenditore agrigentino, ieri mattina è arrivata la controquerela dei due poliziotti tirati in ballo dall’uomo. In una relazione inoltrata al questore Mario Finocchiaro e alla Procura di Agrigento, avrebbero spiegato la natura delle ferite sul corpo dell’uomo, che sarebbero di altra matrice, e non conseguenza della presunta aggressione. Avrebbero quindi raccontato la dinamica dei fatti, respingendo tutte le accuse avanzate dall’imprenditore. A fare luce sulla vicenda sarà adesso l’indagine interna disposta dal Questore di Agrigento e l’inchiesta della Procura della Repubblica agrigentina. IL SERVIZIO COMPLETO SU “LA SICILIA” IN EDICOLA

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