A qualcuno potrebbe venire la strana idea che vogliano rifornire di viveri un malinconico siciliano naufragato chissà come su un lontano pianeta del sistema solare. E dopo aver assistito al lancio, nello scorso febbraio, di una mini-stazione orbitante con sopra un tipico cannolo di ricotta made in Trinacria e l’invio adesso di una scatola di mozzarelle di bufala, il dubbio potrebbe anche sorgere.

Ma a chiarire lo scopo della seconda impresa stellare targata “Sicilian Space Program” ci pensa subito Fabio Leone, regista dell’operazione e montatore insieme ad Antonella Barbera dello “Space show” andato in onda ad oltre 35mila metri di altitudine. «In realtà le mozzarelle non le abbiamo di fatto inserite nella scatola. Volevamo innanzitutto migliorare i risultati della prima missione, leggermente danneggiata da una visibilità non ottimale. Ma l’obiettivo principale era quello di offrire, anche fuori dalla Terra, un’immagine di quello che la Sicilia è ed è stata in grado di produrre in qualche secolo di civilizzazione. E di farlo all’interno del primo “space show” che la storia abbia mai visto». 

In effetti, durante l’esperimento svoltosi lo scorso 2 luglio «data simbolica e dal valore scaramantico insieme – ricorda Leone – visto che a Enna era il giorno della Madonna della Visitazione» un breve varietà è andato davvero in onda. Una galleria di personaggi che hanno fatto della Sicilia il centro del mondo. Da Archimede a Pirandello, passando per Antonello da Messina, Bellini, Sciascia, i pupi e la Valle dei Templi.

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«La sonda è stata progettata dai fratelli Paolo e Fabrizio Capasso e spedita in orbita, anche questa volta, da Rocca di Cerere, prima acropoli della città. La scatola di mozzarelle aveva le caratteristiche perfette per accogliere e fornire un’adeguata areazione ai circuiti e a tutti i sensori inseriti all’interno della sonda stessa. Ma alla scatola abbiamo collegato anche un piccolo schermo lcd che, con nostra grande meraviglia, ha resistito al vertiginoso cambio di atmosfere e per alcuni minuti ha permesso il diffondersi nell’etere di messaggi pronunciati da siciliani celebri di tutte le epoche». Un vero e proprio spot “inter-planetario” per l’isola, che non poteva dirsi tale senza il doveroso e magnetico complemento di un messaggio antimafia. «Era una nostra precisa intenzione – sottolinea ancora Leone – per questo abbiamo scelto di inserire le immagini e le voci di grandi come Falcone e Borsellino, don Pino Puglisi e Leonardo Sciascia» .

Intanto, come avvenuto per il lancio del cannolo, anche il video del secondo esperimento impazza sul web, tanto da far giungere al team di Sicilian Space Program proposte di ogni genere. «Negli ultimi giorni ci hanno chiesto di realizzare spot per prodotti di ogni tipo. Dall’arancino ai sex toys in grado di far vivere emozioni “mega-galattiche”. Chissà magari penseremo presto ad una terza missione». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA