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Ferragosto, record nei musei

Ferragosto, record nei musei grazie alle visite dopo il tramonto

Oltre 6mila presenze nei siti di Siracusa. Boom anche in altre città

Di Isabella Di Bartolo |

Quest’anno, in Sicilia, il turismo balneare fa rima con quello culturale. Lo dimostrano i primi numeri delle presenze nel weekend ferragostano quando musei e siti regionali hanno aperto le loro porte oltre il tramonto. Un esperimento voluto dall’assessorato regionale ai Beni culturali coordinato dall’economista Antonio Purpura. «Per la prima volta – commenta – quest’anno abbiamo voluto far coincidere sole e mare con i beni culturali nei luoghi d’interesse turistico balneare. E i primi frutti ci fanno ben sperare come mostrano le buone affluenze, ad esempio, al museo archeologico di Lipari o a quello di Palazzo d’Aumale a Terrasini: luoghi che abbiamo scelto proprio per il fatto di essere meta per antonomasia di visitatori attratti dal mare e che, complice l’apertura serale, hanno potuto ammirare anche il patrimonio che questi scorci della Sicilia custodiscono».  

Numeri positivi al parco archeologico di Agrigento come comunica il direttore Giuseppe Parello, secondo una tendenza ormai consolidata. «Il giorno di Ferragosto – dice l’architetto Parello – abbiamo registrato 3.356 presenze mentre domenica c’è stato un boom con 4.661 turisti».  

La stessa tendenza positiva connota anche un altro sito “star” dell’Isola: la villa Romana di Piazza Armerina che, nonostante sia penalizzata dall’autostrada chiusa che ha provocato un calo di presenze specie dalla Sicilia occidentale, ha registrato buone presenze nel weekend di Ferragosto. «Venerdì ci sono stati 1.231 turisti, sabato 1.138 – dice la direttrice della Villa del Casale – mentre domenica sono stati 1.785 i visitatori che hanno ammirato i mosaici della Villa Romana». I dati definitivi saranno comunicati nei prossimi giorni ma, come evidenzia l’assessore Purpura, la vera sfida sarà quella delle prossime settimane. «Il turismo legato ai beni culturali non si gioca solo in estate – dice Purpura -, poiché appare naturale registrare buone presenze nei periodi clou dell’anno. La scommessa è quella della destagionalizzazione: adesso vedremo se le nostre riforme saranno capaci di attrarre turisti nelle settimane in cui il turismo non è consueto. Abbiamo voluto prolungare l’apertura di alcuni siti oltre il tramonto per rafforzare l’offerta e integrarla auspicando un prolungamento dei soggiorni ma il ruolo forte del turismo culturale si gioca fuori dalla stagione più “calda”. Non abbiamo ancora numeri ma l’inversione di rotta c’è stata».  

Una rivoluzione che l’assessorato ha avviato in accordo con i sindacati con una sola eccezione: Siracusa, unica provincia in cui musei e siti archeologici hanno chiuso i battenti alle 19 registrando oltre 6mila presenze in due giorni. «E’ questa la mia spina nel cuore – dice Purpura – perché Siracusa è un gioiello in termini di turismo culturale che può essere integrato a quello balneare. Tuttavia non siamo riusciti a trovare l’accordo con i sindacati e spero possa accadere in futuro». Purpura accenna al prossimo impegno fissato al 30 novembre quando, per la prima volta, sarà redatta la programmazione per il 2016 dei giorni di fruizione di monumenti e musei regionali. Ciò consentirà di avviare una promozione insieme con i tour operator e agevolare la cosiddetta “industria del turismo”. «Questo è un punto di svolta importante – commenta Purpura – e ho chiamato a raccolta i sindacati per attuarla».  

Infine, tra le curiosità turistiche di Ferragosto e dintorni vi è quella del museo Salinas di Palermo. Le sale del “gioiello” archeologico sono chiuse per restauro ma il museo resta aperto con mostre ed eventi registrando addirittura più presenze. «Oltre 600 visitatori nel weekend- dice la direttrice Francesca Spatafora – e, nel 2014 soltanto con le mostre a partire da luglio abbiamo contato oltre 40mila presenze: più del numero totale registrato nel 2013. Un ottimo auspicio per la riapertura di fine anno».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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