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L’elisir di lunga vita di Montemaggiore il paese dei centenari sulle Madonie

L’elisir di lunga vita di Montemaggiore il paese dei centenari sulle Madonie

L’aria fresca e pulita delle montagne. Ma anche «saper pensare al domani»

Di ONORIO ABRUZZO |

MONTEMAGGIORE BELSITO – Sarà l’aria fresca e pulita delle Madonie, la bellezza dei luoghi o l’acqua naturale che scorre dalle sorgenti di “Miccittu” – come dicono da queste parti – ma l’unica cosa certa e che nel piccolo Comune di appena 3.500 abitanti si registra un alto tasso di longevità. Tutto ciò, è certificato dalla presenza di ultracentenari, che a Montemaggiore Belsito, piccola cittadina a settanta chilometri da Palermo, vivono, cantano e soprattutto non si tirano indietro nel dire la loro sui tempi di oggi. Ieri, nella piazza del piccolo paese, ben nove arzilli centenari hanno festeggiato il compleanno, con la partecipazione di tutti i cittadini. La banda musicale, i ragazzi della scuola, il sindaco, gli assessori, i figli, i nipoti, i parenti, e anche le telecamere di Rai1 della trasmissione “La vita in diretta”. Tutti insieme hanno spento le oltre cento candeline della grande torta preparata dai pasticceri locali in occasione della “Festa del Secolo e più”. Da queste parti cent’anni sono pochi, specie se si considera che tre dei nove festeggiati hanno superato un secolo di età.   A ricevere gli omaggi dell’intera cittadina sono stati Filippa Lentini (102 anni), Rosario Gullo (101), Rosina Siragusa (101), e Paolina Catalano, Agata Geraci, Vincenzo Impellitteri, Santa Rizzo, Giuseppe Militello e Mercurio Fiorella tutti centenari. Classe 1913-1914 che come ragazzini si commuovono davanti a tanta gente che li abbraccia e li bacia. Emozionati come bambini, davanti alle telecamere ed ai flash dei fotografi, ma felici di poter raccontare le loro storie, presentare ai giornalisti i loro figli e nipoti, orgogliosi di una vita di sacrifici dove le crisi di oggi, rispetto alle due guerre mondiali, sono bazzecole. Tra loro nonna Agata che alla domanda dei cronisti sulla sua età risponde di avere appena settant’anni: antica usanza di certe donne che mirano sempre e comunque a nascondere l’età. Centodue anni e non sentirli. Questo è Vincenzo Impillitteri il quale, con gli occhi lucidi ricorda quando cantava con la sua orchestra le serenate sotto i balconi delle sue tante innamorate. Lui canta ancora dedicando le sue poesie d’amore alla moglie scomparsa e lanciando consigli ai giovani su come si conquista una “signorina”. Giovani «troppo impegnati davanti i video telefonini».   Tenerezza nel sentire parlare la signora Santa Rizzo che ricorda le sue giornate trascorse al lavoro nei campi con il marito con cui lavoravano il grano per preparare poi il pane fatto in casa. Ricette di verdure coltivate tra queste montagne e prodotti tipici della buona cucina hanno forse influito nella vita sana di questi nonni saggi più che mai. Attraverso la testimonianza del passato, si prova malgrado tutto a costruire un domani migliore: senza stancarsi mai. La banda Gioacchino Rossini suona le marce storiche e Giuseppe Militello, amante della dieta mediterranea, muove i piedi a ritmo di musica mentre l’intera piazza con applausi e danze festeggia i propri eroi. «Cari nonni – scrivono in una lettera i piccoli dell’Istituto comprensivo di Montemaggiore Belsito – vedervi qui in questo giorno ci rende più felici. È bello vedervi sorridere perché non è facile arrivare alla vostra età anche noi vogliamo raggiungere i vostri traguardi». Unici e sorridenti i nonni festeggiati ieri, speciali per tutti i cittadini di Montemaggiore dove qualcuno scherzando dice che di «questi tempi, dove non ci resta che piangere a causa della crisi, forse il riscatto e la scommessa di un domani più florido possono anche influire nella ricetta della longevità».   A ideare la festa del “Secolo e più”, Mariangela Traina, vicesindaco e assessore alle politiche sociali: «Era doveroso ma è anche un orgoglio per tutta l’amministrazione comunale e per tutta la comunità festeggiare i nostri nove concittadini ultracentenari che con la loro esperienza, saggezza, hanno trasmesso ai loro figli, nipoti e a tutta la cittadina, il valore della vita, una vita intrisa di cultura contadina ed hanno tramandato ai posteri la memoria storica, l’arte e il sapere. La vera ricetta per vivere più a lungo – ha aggiunto l’assessore Traina – è quella di amare e difendere la propria storia e la propria identità. Sono tempi duri – ha aggiunto l’assessore – ma grazie al nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico proviamo a reagire consolandoci con la bellezza dei luoghi che ci circondano e che magari domani potrebbe essere il vero volano per lo sviluppo economico della nostra terra». Montemaggiore Belsito è un paese di 3.500 abitanti delle Madonie. Ci si arriva uscendo dall’autostrada A19 immergendosi in un panorama unico che si intravede tra una curva e l’altra in quelle strade protagoniste della storica Targa Florio.   Qui, l’elisir di lunga vita è dato da un ambiente incontaminato e da uno stile di vita improntato alla semplicità e all’alimentazione genuina. Qui la concentrazione di centenari è molto alta ma la longevità è diffusa in tutta l’area delle Madonie. La singolare coincidenza di tanti compleanni secolari ravvicinati ha indotto l’amministrazione comunale a organizzare il grande evento. La piccola comunità si è raccolta in piazza accogliendo i giornalisti e descrivendo la bellezza dei luoghi. «Quando sono andato a casa dei nonni per annunciare la grande festa – ha detto il sindaco di Montemaggiore Belsito Domenico Porretto – alcuni di loro, ringraziandomi dell’invito, mi hanno chiesto: ma cosa state facendo per i giovani? Questa frase mi ha colpito parecchio e mi ha fatto riflettere sulla sensibilità espressa da chi ancora instancabilmente desidera un futuro migliore per i più piccoli. I nostri nonni – ha continuato il Sindaco Porretto – hanno attraversato parecchie avversità. La loro non è stata una vita facile ma dedita al lavoro nei campi e ai tanti eventi tristi e felici del secolo scorso che hanno attraversato il nostro Paese».   Una cittadina in festa quella che si è presentata davanti le telecamere di Rai1 con tanti cittadini intenti a farsi riprendere, a lanciare un bacio, un saluto, in omaggio agli arzilli centenari festeggiati. Dopo il taglio della torta un’orchestra locale ha iniziato a suonare la tarantella, la mazurka e i balli di un tempo coinvolgendo tutti a ballare in quella piazza che ieri per tutta la sera si è riaccesa di sorrisi e voglia di stare insieme: anziani e giovani, mano nella mano per un domani che sia buono e sano per tutti. Nella piazza del paese della longevità anche tanti novantenni che come bambini hanno applaudito i loro cari concittadini più grandi di loro. Scende la sera a Montemaggiore Belsito e l’aria fresa d’autunno accarezza i cittadini ancora intenti a danzare con la piccola orchestra che suona in piazza. I giovani si radunano nell’unica paninoteca della piazza, felici di aver trascorso una giornata di festa, magari sperando di potersi ritrovare fra cent’anni ancora a giocare con la vita di ogni giorno così come i loro splendidi nonni.

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