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Sono cominciate le operazioni di recupero

Si recupera il bombardiere br20

Di Salvatore Fucà |
 Il bombardiere Br20 che dall’inizio della Seconda guerra mondiale giace nei fondali adiacenti la costa di San Leone sarà presto recuperato e restaurato, ma non sarà più collocato a Porto Empedocle bensì verrà sistemato ad Agrigento. In atto si ipotizza il porticciolo turistico “Cesco Tedesco” di San Leone, ma si op potrebbe anche pensare ad un’ubicazione diversa come, ad esempio, il Parco Addolorata. Il progetto di recupero, chiamato operazione Cicogna (dal soprannome che venne dato a quel modello di velivolo) prese il via nel 2012 e nel mese di ottobre venne solennemente presentato dall’imprenditore Salvatore Moncada che si disse subito pronto a sponsorizzarlo, dai rappresentanti dell’aeronautica militare, dall’allora sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto e da Angelo Rizzo che ha effettuato dettagliate ricerche sia sul tipo di aereo che sulle vicende specifiche di quel velivolo.
 Malgrado le difficoltà che sono state incontrate sul cammino, il progetto è andato avanti e Moncada ha confermato la propria disponibilità ad affrontare le spese, non indifferenti, relative al recupero dell’aereo ed al suo restauro, operazione che dovrebbe durare non meno di un paio d’anni.
 Nel frattempo però Firetto ha lasciato Porto Empedocle ed è diventato sindaco di Agrigento. Poiché nella città marinara non si fece in tempo a concretare l’adesione del Comune sul piano amministrativo, adesso intende mantenere lì’impegno che assunse per il recupero del bombardiere portandolo ad Agrigento. La settimana entrante dunque è prevista l’approvazione da parte della Giunta Municipale della delibera relativa alla volontà di patrocinare, sia pure senza oneri,  il progetto e soprattutto per dare mandato al sindaco di stipulare una convenzione con l’Aeronautica Militare, ancora proprietaria del relitto, per riceverlo in affidamento.
 Vale la pena di ricordare che questo esemplare sarà una vera e propria rarità. Non esistono infatti Br20 esposti in Musei e fino a due anni addietro l’unico esemplare di cui si aveva notizia era quello esistente sul fondo del mare ligure abbattuto nel giugno 1940. Se recuperato e restaurato, dunque, sarebe l’unico esemplare al mondo a poterte esere ammirato dagli appassionati e dagli storici.
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