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Volo pieno, negato imbarco

Volo pieno, negato imbarco Alitalia condannata a risarcire i passeggeri

Confconsuatori: «Non basta la “riprotezione” su altro volo»

Di Redazione |

CATANIA. In tempo di vacanze è una notizia da segnare in rosso, Una sentenza emessa dal Giudice di pace di Catania, avv. Maria Stella Maltoni, ha condannato l’Alitalia al risarcimento di 250 euro ciascuno nei confronti di due passeggeri in seguito ad un negato imbarco. La vicenda risale all’agosto del 2011 e l’epilogo della coda giudiziaria è stata resa nota ieri dall’avv. Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia, che ha assistito in giudizio i due passeggeri. «Rientrando dal Camerun – ha riferito l’avv. Calì – una coppia di coniugi di Catania avrebbe dovuto imbarcarsi, per l’ultima tratta, sul volo Roma-Catania, ma pur essendosi presentati al check-in con largo anticipo fu comunicato loro che non c’era posto. I due furono “riprotetti” con un altro volo, arrivando in ritardo a destinazione. Il giudice – continua l’Associazione – ha riconosciuto alla coppia il diritto ad avere corrisposta la compensazione pecuniaria prevista dal regolamento comunitario, rigettando la tesi della compagnia aerea che sosteneva spettasse loro solamente la metà dell’importo». «La sentenza è anche importante – sottolinea Confconsumatori Sicilia – perché fa chiarezza anche su altra eccezione che le compagnie stanno formulando, e cioè che la domanda dei passeggeri sarebbe soggetta a prescrizione semestrale o annuale. Ed invece per come dimostrato in corso di causa, l’azione non è soggetta a nessuna prescrizione, ma solo al limite di decadenza biennale».

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