Notizie Locali


SEZIONI
Catania 22°

OPERAZIONE PANDORA

Voto di scambio e corruzione, Tremestieri Etneo: Santi Rando resta in carcere

Il Tribunale del Riesame di Catania ha rigettato i primi tre ricorsi.

Di Laura Distefano |

Ricorso rigettato. Il Tribunale del Riesame, collegio presieduto da Laura Benanti, ha confermato gli arresti in carcere per Santi Rando, ex sindaco di Tremestieri Etneo, accusato di voto di scambio politico-mafioso (per le amministrative 2015) e diversi episodi di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora. I giudici della Libertà hanno fatto cadere solo una delle contestazioni di corruttela, ma questa valutazione non ha portato a un cambiamento della misura cautelare nei confronti di Rando, difeso dall’avvocato Tommaso Tamburino. Il legale dovrà attendere di leggere le motivazioni, che saranno depositate tra 45 giorni, per decidere se presentare ricorso per Cassazione.

Contestualmente è stato depositato anche il dispositivo nei confronti dell’altro indagato finito in carcere, Piero Cosentino, difeso dall’avvocato Giovanni Avila. Anche il cognato del santapaoliano Vito Romeo – e colui che è ritenuto il collante tra politico e consorteria mafiosa – resta in carcere.

Confermati i domiciliari per il farmacista e consigliere comunale Mario Ronsisvalle, difeso dagli avvocati Walter Rapisarda e Salvatore Sterlino. Il patto corruttivo, in cui l’indagato è coinvolto, è quello per non far aumentare il numero di farmacie nel comune di Tremestieri in cambio del pacchetto di voti da assicurare alla candidata del Pd appoggiata da Luca Sammartino nelle elezioni europee del 2019.

L’inchiesta Pandora – condotta dai carabinieri e coordinata dai pm Rocco Liguori, Fabio Saponara, Santo Di Stefano e dagli aggiunti Agata Santonocito (oggi reggente dell’ufficio) e Francesco Puleio – qualche settimana fa ha lambito anche la Regione Siciliana visto che il deputato regionale leghista ricopriva il ruolo di vicegovernatore e assessore regionale all’Agricoltura. Poltrone da cui si è immediatamente dimesso appena gli è stata notificata la misura interdittiva di 12 mesi per due accuse di corruzione, che è stata già impugnata. Si attende la fissazione dell’appello.

Oggi intanto sono proseguite le altre udienze davanti al Riesame per gli indagati ai domiciliari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati