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ELEZIONI REGIONALI: LA NUOVA JALTA

GIOVANNI PIZZO: “CAPPELLANI COME NERUDA IN CILE. ALLA REGIONE VOTO PER LUI”. CAPPELLANI RISPONDE: “SOLO CON I FONDI NERI DI CIA, EX-KGB E ISRAELE. ACCETTO PETROLDOLLARI NON MACCHIATI DAL TERRORISMO”

Giovanni Pizzo (ex amministratore non pentito, ama definirsi) appoggia la lista #Ottaviomagno e ci scrive del suo endorsement per Ottavio Cappellani governatore della Sicilia, intenzione (o provocazione) espressa in questo articolo al   link http://www.lasicilia.it/news/sicilian-comedi/41437/ottavio-cappellani-si-candida-alla-regione-ci-stacchiamo-dall-italia-e-facciamo-una-nuova-jalta-con-trump-e-putin-posso-farlo-solo-io.html    A seguire la reazione di Ottavio Cappellani, interpellato da Ottavio Cappellani   CAPPELLANI E NERUDA di Giovanni Pizzo Un ottavo forse da noi che siamo additivi ha una I in più. Si chiama Ottavio e Cappellani fa di cognome. Abita nella brancatiana Catania terra di uomini industriosi e donne emancipate. Qual'è la sua virtù per un ruolo di guida, di leadership?La poesia. Dopo anni di ignoranza e incompetenza, di sottrazioni di speranze e impoverimento delle coscienze ci può salvare solo la poesia. Come l'elezione di Paolo Neruda nel Cile del dopoguerra. La poesia è cultura e scaccia l'ignoranza, da emozioni e scruta l'orizzonte dell'anima di un popolo che sta perdendo la rotta della sua barca con tre prore. Mentre il Sud del mondo cerca, con fatica e morte, di risalire il mediterraneo, noi siciliani scarrocciamo verso sud con dei nocchieri improvvisati e privi dell'unica moneta che può ripagare il sangue e la merda di un impegno politico. La poesia. Il volare dove gli altri sono increduli ma non il poeta. Lui sente il sentimento del suo popolo e gli parla senza gli infingimenti della real politik . Non possiamo rimanere attaccati ad uno Stretto, a un inutile ponte nell'era digitale. Dobbiamo navigare nel mondo non attaccarci alla minna dell'Europa e di un'Italia senza latte. Navigare nel mare nostrum. Essere, tornare ad essere, un popolo di Santi, Poeti e Navigatori. Ma soprattutto di Poeti.   -------   Ottavio Cappellani, sembra che comincino a prenderla sul serio...   E come non potrebbero. Ma non posso presentarmi da nessuna parte, mica ho il paracadute come se mi fossi presentato nel Pd (dove un telegiornale, una fondazione, una associazione, una rivista dove piazzarti la trovano sempre - mentre la Destra non è mai riuscita a fondare una "casa", ma che dico casa, manco una roulotte). L'unica ipotesi con la quale si potrebbe relizzare la mia candidatura sarebbe un cospicuo finanziamenti di fondi neri da parte della Cia, dell'ex-KGB, di Israele, e accetterei anche petroldollari ma soltanto se non macchiati dal sangue versato dai terroristi (per i petroldollari emetterei regolare fattura e dichiarazione di trasparenza e tracciabilità).

Di Redazione |

Giovanni Pizzo (ex amministratore non pentito, ama definirsi) appoggia la lista #Ottaviomagno e ci scrive del suo endorsement per Ottavio Cappellani governatore della Sicilia, intenzione (o provocazione) espressa in questo articolo al

link http://www.lasicilia.it/news/sicilian-comedi/41437/ottavio-cappellani-si-candida-alla-regione-ci-stacchiamo-dall-italia-e-facciamo-una-nuova-jalta-con-trump-e-putin-posso-farlo-solo-io.html 

A seguire la reazione di Ottavio Cappellani, interpellato da Ottavio Cappellani

CAPPELLANI E NERUDA

di Giovanni Pizzo

Un ottavo forse da noi che siamo additivi ha una I in più. Si chiama Ottavio e Cappellani fa di cognome. Abita nella brancatiana Catania terra di uomini industriosi e donne emancipate. Qual’è la sua virtù per un ruolo di guida, di leadership?La poesia. Dopo anni di ignoranza e incompetenza, di sottrazioni di speranze e impoverimento delle coscienze ci può salvare solo la poesia. Come l’elezione di Paolo Neruda nel Cile del dopoguerra. La poesia è cultura e scaccia l’ignoranza, da emozioni e scruta l’orizzonte dell’anima di un popolo che sta perdendo la rotta della sua barca con tre prore. Mentre il Sud del mondo cerca, con fatica e morte, di risalire il mediterraneo, noi siciliani scarrocciamo verso sud con dei nocchieri improvvisati e privi dell’unica moneta che può ripagare il sangue e la merda di un impegno politico. La poesia. Il volare dove gli altri sono increduli ma non il poeta. Lui sente il sentimento del suo popolo e gli parla senza gli infingimenti della real politik . Non possiamo rimanere attaccati ad uno Stretto, a un inutile ponte nell’era digitale. Dobbiamo navigare nel mondo non attaccarci alla minna dell’Europa e di un’Italia senza latte. Navigare nel mare nostrum. Essere, tornare ad essere, un popolo di Santi, Poeti e Navigatori. Ma soprattutto di Poeti.

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Ottavio Cappellani, sembra che comincino a prenderla sul serio…

E come non potrebbero. Ma non posso presentarmi da nessuna parte, mica ho il paracadute come se mi fossi presentato nel Pd (dove un telegiornale, una fondazione, una associazione, una rivista dove piazzarti la trovano sempre – mentre la Destra non è mai riuscita a fondare una “casa”, ma che dico casa, manco una roulotte). L’unica ipotesi con la quale si potrebbe relizzare la mia candidatura sarebbe un cospicuo finanziamenti di fondi neri da parte della Cia, dell’ex-KGB, di Israele, e accetterei anche petroldollari ma soltanto se non macchiati dal sangue versato dai terroristi (per i petroldollari emetterei regolare fattura e dichiarazione di trasparenza e tracciabilità).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA