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L'intervista

“Giusina in cucina” torna in tv domani. «Le ricette? La Sicilia mi aiuta: ha una varietà incredibile»

Giusi Battaglia ogni sabato su Food Network e in libreria con "Le ricette della mia vita". «Quelle del cuore e della quotidianità»

Di Ombretta Grasso |

L’abbiamo vista trionfare con i classici della rosticceria palermitana, sfincione, calzoni, pizzette, e viaggiare tra i piatti della tradizione siciliana. Giusi Battaglia, ormai nota come “Giusina in cucina“, torna ora in Tv con la nuova stagione del suo programma, su Food Network da domani alle 15.45, e in libreria con un nuovo libro, coloratissimo e appetitoso, “Le ricette della mia vita” (Cairo editore, con una bella prefazione del super chef Antonino Cannavacciuolo).

Nel nuovo libro tradizione, “riciclo” e le basi della cucina

Nel nuovo volume sfodera il cibo dei ricordi, come u pisci d’ovu, e quello per i suoi gemelli, nugget come al fast food ma con il merluzzo, la tradizione del polpettone alla siciliana e i gyoza al vapore. Perché, come confessa nell’introduzione, «nella vita quotidiana non friggo dalla mattina alla sera, non mangio solo dolci ricchi di golosa crema di ricotta. In famiglia ci piace mangiare un po’ di tutto, dalle insalate super veloci alle zuppe di legumi». E pur continuando a pescare nell’infinita tradizione dell’Isola, va veloce (come tutte le mamme che lavorano), inventa per i più piccoli e ricicla i resti in piatti gustosi.

«Sono le ricette della mia vita – spiega – quelle del cuore, quelle siciliane, ma anche quelle che preparo nella vita quotidiana». Con la voglia di combattere gli sprechi, «chi non ha pane raffermo a casa? Invece di fare solo pangrattato si possono realizzare polpette di pane, plumcake di pane, pizza di pane…», e aiutare chi non è esattamente uno “stellato”: «Ho messo le basi della mia cucina, ovvero le ricette per la crema pasticcera, la frolla della crostata e quella dei biscotti e per la pasta brisè… A volte ci si perde nei meandri di internet, se ti fidi di me c’è la mia ricetta. Ed è infallibile perché l’ho provata tante volte, è vera».

«Anche se domani finisse tutto sono felice, perché per me è stata un’avventura pazzesca»

Giornalista palermitana da tanti anni a Milano a capo di una agenzia di comunicazione e uffici stampa che segue da sempre personaggi famosissimi (da Ficarra e Picone ad Alessandro Siani), Giusi Battaglia è al terzo libro. «Non pensavo che questa avventura televisiva potesse arrivare così lontano e invece il destino mi ha dato questo piccolo sogno da portare avanti. Anche se domani finisse tutto sono felice, perché per me è stata un’avventura pazzesca». Con il suo sorriso e la sua simpatia sta per iniziare una nuova stagione di “Giusina in cucina” con 36 puntate. Sempre più difficile trovare le ricette? «Per fortuna la cucina siciliana è molto vasta, abbiamo nove province e ciascun paese di ogni provincia ha le sue ricette tipiche. Basta spostarsi da Catania ad Acireale per trovare lo stesso piatto preparato in modo diverso. La Sicilia mi aiuta: ha una varietà incredibile».

Il debutto è stato un tuffo nelle specialità palermitane. «Ho cominciato veramente per gioco, per la passione della cucina, ma non credevo di proseguire per così tanto tempo. Sono felice perché mi ha permesso di vivere esperienze grandiose. Ho presentato il libro precedente a Londra con Simonetta Agnello Hornby, per me un mito assoluto. Sono stata ospite di Antonella Clerici che ammiro da quando faceva la giornalista sportiva, quello che volevo diventare. Un sogno che si è avverato».

«Il piatto più richiesto dagli amici? Lo sfincione»

Tra mille piatti il più richiesto è quello che sa di casa. «Lo sfincione, un classico. Per una cena lo faccio sempre come antipasto. Un lievitato da me non manca mai! Se si è a dieta di carboidrati meglio non venire a casa mia – ride – Gli amici mi chiedono i classici siciliani, calzoni fritti, pasta al forno… Mi diverto, mi piace cucinare. Voglio trovare più tempo per la cucina perché merita attenzione, cura. E’ uno spazio di gioia, di condivisione, per chi è ai fornelli e per chi assaggerà i piatti».Giusi è un’autodidatta, che ha imparato le ricette in famiglia, soprattutto dalla mamma. «Sono molto curiosa, mi entusiasmava Nigella Lawson perché faceva un programma molto moderno. Ho sempre seguito chef, blogger e programmi, dal Gambero rosso a Food network, perché si impara tanto. E sono fortunata perché seguo per lavoro Cannavacciuolo che è sempre stato molto generoso di consigli e dritte. E’ un onore averlo accanto, è un uomo non comune, sincero, generoso, grandissimo lavoratore. Straordinario».

«Il mio sogno? Fare un programma alla scoperta del territorio»

Conciliare tutto è una corsa a ostacoli. «I messaggi, i commenti delle persone mi incoraggiano molto. La gente mi ha dato un amore incommensurabile, mi ha inondato d’affetto. Senza le persone che mi seguono, non esisterei». La cosa di cui è più orgogliosa è il primato di “Giusina in cucina”. «Il primo programma di cucina regionale: abbiamo aperto con la Sicilia e da lì sono nati un sacco di programmi. E’ bello portare avanti le tradizioni della propria regione in Italia e nel mondo. Una signora di Barcellona ha fatto 30 km per trovare gli anelletti e ha preparato anche sfincione e ciambelle».Il futuro è pieno di progetti. «Vorrei continuare a fare quello che sto già facendo. Ne sono molto orgogliosa. Registrerò in primavera nel Catanese la seconda edizione di “Ci vediamo al bar” con Paolo Briguglia. E altri progetti sono nell’aria. Il mio sogno è fare un programma alla scoperta del territorio, come Lineablu, il mio preferito: viaggi stando a casa. Mi piacerebbe moltissimo poter raccontare i luoghi più belli, quelli più noti o sconosciuti della nostra terra».

Giusina ci regala una ricetta, facile e gustosissima (e, per una volta, scriviamo arancine…)

LA RICETTA

Arancine di ricotta

Ingredienti:300 g di riso Arborio o Roma200 g di ricotta di pecora200 g di tuma2 uova50 g di parmigianoPrezzemoloSaleOlio di semi per friggere

Per la panatura:FarinaAcquaPangrattato1 uovo

Preparazione:Bollire il riso, appena pronto mantecarlo con la ricotta, le uova, il prezzemolo, il parmigiano, il pepe e la tuma tagliata a pezzetti. Aggiustate di sale. Formate le arancine, passarle nella lega di farina e acqua alla quale aggiungerete un uovo, quindi passate nel pangrattato. Friggete in olio di semi bollente.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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