Notizie Locali


SEZIONI
Catania 14°

Contenuto riservato ai membri

L'emergenza

A Caltanissetta la formazione a “cascata” degli esperti nella prevenzione delle dipendenze

A Casa Rosetta la lotta alle droghe, rinnovato il rapporto di collaborazione con il Dipartimento di Stato americano

Di Laura Mendola |

Una formazione a “cascata” per creare un pool di esperti nella prevenzione delle dipendenze tra gli adolescenti. È l’obiettivo del progetto «La persona al centro» avviato dall’Associazione Casa Rosetta di Caltanissetta, finanziato dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il percorso – seguito nei vari step da Enrico De Cristoforo, coordinatore della Progettazione e della Comunicazione di Casa Rosetta – sarà attuato nell’arco di due anni, d’intesa con gli enti locali e i loro servizi sociali, le Asp e le loro strutture di prevenzione, le scuole su input degli Uffici scolastici provinciali (oggi Ambiti territoriali) delle province di Caltanissetta, Enna e Agrigento. Lo stesso progetto è stato rifinanziato anche per la provincia di Messina dove partirà nei prossimi mesi.

Gli obiettivi

«La persona al centro» sostiene l’implementazione del modello «Unplugged», un programma scolastico – riconosciuto dai competenti ministeri – per la prevenzione all’uso di tabacco, alcol e sostanze tra gli adolescenti. «Unplugged» è stato sperimentato con successo in varie regioni italiane e poi in Spagna, Grecia, Austria, Belgio, Germania e Svezia, dimostrando l’efficacia nella prevenzione dell’uso di tabacco e cannabis, di episodi di ubriachezza nei ragazzi di 12-14 anni.

Il percorso di prevenzione

Casa Rosetta ha quindi deciso di applicare questo percorso di prevenzione anche in Sicilia, costituendo un Ats (Associazione temporanea di scopo) con Caritas e Associazione Sant’Agata, altre due realtà che a Caltanissetta si occupano di marginalità, inclusione e interventi di prevenzione. Quindi si è passati alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le Asp (la prima è stata Enna con il manager Mario Zappia, questa settimana toccherà ad Agrigento e poi a Caltanissetta) e gli Uffici scolastici delle tre province limitrofe.

La formazione

Nel contempo è stata avviata la formazione dei formatori certificati “Unplugged”. La prima sessione si è svolta due settimane fa, a maggio ci sarà la seconda e ai professionisti del settore sanitario saranno anche assegnati 21 crediti Ecm, il programma di Educazione continua in medicina. Tutto ciò con l’intento di ampliare il numero dei professionisti delle dipendenze (operatori Serd e di Educazione alla salute) in grado di organizzare la formazione a cascata del personale docente delle scuole secondarie di primo e secondo grado.Nel terzo step progettuale (nei prossimi mesi) ci sarà la formazione appunto dei docenti, attraverso altri corsi specifici sull’utilizzo degli strumenti di prevenzione e sul monitoraggio dei risultati ottenuti da «Unplugged». Lo scopo è creare un ampio gruppo di docenti (circa 600) esperti nel progettare e realizzare interventi di prevenzione per gli studenti, sempre dei territori di Caltanissetta, Enna e Agrigento.La quarta fase è per i destinatari finali de «La persona al centro», i giovani. Il programma «Unplugged» sarà implementato nelle scuole: gli insegnanti (formati in precedenza) terranno 10 lezioni sulla prevenzione dell’uso di tabacco, alcol e stupefacenti.

Il coinvolgimento

Contestualmente il progetto mira a coinvolgere i giovani e le loro famiglie anche al di fuori del contesto scolastico, attraverso spazi per l’ascolto e l’aggregazione giovanile in tre comuni dei territori di intervento del progetto: Caltanissetta, San Giovanni Gemini (nell’Agrigentino) e Pietraperzia (nell’Ennese). E’ un’ulteriore fase de «La persona al centro» che punta a contrastare la povertà educativa dovuta non soltanto allo status sociale e culturale ma alla carenza di relazioni, all’isolamento, alla scarsità di opportunità di apprendimento non formale.

Il Dipartimento di Stato americano

Nei giorni scorsi il Dipartimento di Stato americano ha elogiato Casa Rosetta tramite Brian Morales, capo della Sezione antidroga dell’Ufficio per le politiche globali a Washington, rinnovando il rapporto di collaborazione con l’Associazione nissena nei suoi progetti di prevenzione delle dipendenze patologiche. Morales, intervenendo alla presentazione de «La persona al centro» a Caltanissetta, ha detto: «Mi congratulo con voi perché sicuramente funzionerà. Abbiamo già sperimentato “Unplugged” in Perù, ha funzionato con ottimi risultati di prevenzione. Casa Rosetta farà parte anche della nostra coalizione globale per interventi di prevenzione e trattamento di droghe sintetiche». Il Dipartimento di Stato americano negli ultimi 20 anni ha partecipato ai percorsi di trattamento antidroga in Tanzania. Morales ha aggiunto: «Grazie a Casa Rosetta abbiamo anche portato molte donne afgane in Italia, inserendole in programmi di protezione».

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA