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Vandali e incivili a Catania hanno le ore contate: telecamere pronte a “immortalare”

In settimana attivi gli impianti ai varchi della Ztl. Collaudo quasi ultimato per i 213 che vigileranno su 32 aree sensibili  

Di Maria Elena Quaiotti |

Telecamere in città: vandali e “zozzoni” hanno (finalmente) le ore contate. Al netto di un incremento del controllo del territorio predisposto dalla Prefettura attraverso lo spiegamento mirato delle forze dell'ordine di sera, ma anche di giorno, la prossima settimana si partirà infatti con il pre-esercizio delle telecamere controllate da Amts ai varchi della Ztl e le 213 telecamere già installate nell'ambito del progetto avviato con un finanziamento statale per la sicurezza delle Città metropolitane, da gestire dalla sala operativa dei sistemi di controllo interforze e che controllerà 32 aree sensibili, sono al termine della fase di collaudo. 

Era stato assicurato il loro completo funzionamento entro il mese di giugno, che ormai è agli sgoccioli, e si sta “correndo”, come conferma l’assessore alla Sicurezza, Andrea Barresi: «Siamo all'ultimo step, la prossima settimana (questa, ndr) la Ragioneria consegnerà il provvedimento di acquisto delle Sim, 21mila euro per 100 schede, attraverso le quali si potranno immagazzinare le immagini, da conservare per sette giorni in assenza di infrazioni o reati. Il nostro obiettivo è rispettare il più possibile i tempi e rendere Catania una città sempre più sicura e controllata». «Che sia un'estate sicura anche nei luoghi di cultura, ad iniziare da Castello Ursino»: l'appello, in linea con le intenzioni da sempre espresse dall'Amministrazione targata Pogliese, che non a caso ha investito, e tanto, sulle telecamere in città, è di Cinzia Torrisi, assessore alla Cultura, che abbiamo incontrato proprio al Castello mentre era alle prese con inglesi, francesi e spagnoli. Turisti ormai più che presenti in una città che sta tentando di rialzarsi dall'emergenza rifiuti, anche se ancora “distratti” dai cumuli di spazzatura presenti per l'ennesima volta ieri mattina in alcune traverse, ad esempio nei pressi di piazza Bellini e nel percorso che da piazza Duomo attraverso via Garibaldi porta al Castello. 

E sporcizia non è certo sinonimo di sicurezza e controllo. Cinque delle 213 telecamere si trovano proprio al Castello Ursino e una è puntata sul piazzale dove si assiste ad esempio a ragazzini in motorino che scorrazzano anche di giorno, solo due giorni fa un paletto per impedire l'accesso non pedonale era stato divelto, nel fossato del castello c'erano bottiglie di plastica e vetro e lo stesso maniero, qualche settimana fa, era stato imbrattato di vernice, immediatamente ripulito. L'enorme piazza non ha ancora raggiunto l'ordine necessario se le auto parcheggiano anche sulle strisce pedonali, il rubinetto di una delle fontanelle, più che mai utili in questi giorni di caldo torrido, era stato vandalizzato. L'attivazione delle telecamere diventa quindi più che cruciale non solo al Castello Ursino, ma anche nelle altre zone dove sono state installate, in tutta la città.

A oggi sono attive le telecamere controllate da Amts e poste ai varchi di San Giovanni li Cuti, via Etnea, via Michele Rapisarda. Ma ci sono anche le 23 telecamere della democrazia partecipata, da aggiungere alle 190 telecamere che verranno controllate in remoto dalla centrale operativa della polizia locale e i cui progetti dovranno essere esecutivi entro metà agosto, per non perdere il finanziamento di 450mila euro del ministero degli Interni per la sicurezza urbana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA