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Pedara, aspettava le vittime al parcheggio e le scippava: arrestato

Di Filippo Romeo |

Si chiude il cerchio su uno degli scippatori seriali che, assieme ad un complice, per mesi ha seminato il panico nell’hinterland etneo e messo a segno diversi furti, creando un vero e proprio allarme sociale soprattutto tra le persone anziane. I carabinieri della stazione di Pedara hanno notificato in carcere un nuovo provvedimento di custodia cautelare al 19enne catanese Francesco Messina (nella foto).

L’ordinanza, emessa dal Gip del tribunale di Catania, contesta al giovane tre scippi eseguiti in pieno centro nel paese etneo lo scorso mese di settembre, tutti con le stesse modalità. Messina, che avrebbe agito sempre a viso scoperto, assieme ad un complice, che invece indossava un casco integrale e che guidava uno scooter Honda SH 300 di colore nero, secondo quanto reso noto dagli investigatori, avvicinava donne anziane in auto da sole, le distraeva chiedendo loro qualcosa e poi con fare fulmineo le derubava della borsa o del portafogli. Una volta fuggiti a bordo del mezzo a due ruote, i malviventi, si appropriavano non solo dei soldi che trovavano, ma, come accertato dai carabinieri, con le carte magnetiche, spesso incautamente lasciate con vicini i codici pin appuntati, si recavano subito a prelevare al bancomat.

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Ad incastrare il giovane, che lo scorso 19 settembre era stato arrestato dai militari dell’Arma di Mascalucia per altri  sei analoghi episodi, avvenuti tra Mascalucia, Tremestieri Etneo e San Giovanni La Punta tra il 5 luglio ed il 26 agosto, e che si trova rinchiuso nel carcere di Enna con l’accusa di furto aggravato e furto con strappo in concorso, sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza di esercizi commerciali che lo hanno immortalo in azione. I carabinieri di Pedara sarebbero già anche sulle tracce del complice, ripreso dal sistema di telecamere dell’ufficio postale di San Giovanni Galermo, pochi minuti dopo uno scippo, mentre, con il casco sempre in testa, effettua due prelievi al postamat dal conto corrente della donna derubata.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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