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Riposto, omicidio Chiappone: svolta nelle indagini, ci sono due indagati

Di Mario Previtera |

Potrebbe esservi una svolta sull’efferato omicidio del 27enne giarrese Dario Chiappone, sgozzato la sera del 31 ottobre scorso in via Salvemini a Riposto.

La Procura di Catania ha emesso due avvisi di garanzia a carico di due pregiudicati ripostesi, Tuccio Agatino e Salvatore Di Mauro (inteso “turiddittu”), entrambi ritenuti elementi di spicco della criminalità, per omicidio premeditato. L’accelerazione alle indagini la si è avuta lo scorso venerdi quando è stato disposto il sequestro dell’auto di uno dei due indagati, una Ford Fiesta, appartenente al Di Mauro.

Lunedi i carabinieri del Reparto Operativo di Catania avrebbero compiuto una serie di accertamenti scientifici nell’abitacolo, rilevando delle tracce ematiche che potrebbero appartenere ala vittima. Due piccole macchie rilevate I sui tappetini di stoffa lato passeggero, parte anteriore, accanto al conducente e parte posteriore della Fiesta. Inoltre sarebbero state trovate delle impronte digitali.

Le tracce rilevate confermerebbero che il sangue sarebbe stato calpestato con le scarpe. Fondamentali si sono rivelate le immagini di una telecamera che la sera dell’atroce delitto avrebbe immortalato la fuga degli assassini a bordo di una Ford Fiesta. La sera del 31 ottobre Dario Chiappone si era appartato in fondo a via Salvemini, un budello di strada, in compagnia di una 41enne ripostese, commerciante, che ha assistito alla feroce esecuzione: la vittima martoriata con 16 coltellate all’addome e al torace, è stata fatta inginocchiare sul selciato e infine sgozzata con un grosso coltello. L’assassino, in quella circostanza, spalleggiato da un complice, è stato spietato. Relativamente al movente, per ora, tutto appare prematuro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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