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Coronavirus, il ministro Di Maio: «Sbloccate le forniture di mascherine e materiale sanitario»

Di Redazione |

Stanno arrivando in queste ore in Italia mascherine e materiale sanitario per l’emergenza coronavirus. In un lungo post su Facebook, fa il punto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sperando di dare «un piccolo incoraggiamento» a medici, infermieri e operatori sociosanitari.

«Alle 16.30 di oggi è atterrato in Italia il primo milione e mezzo di mascherine che era stato bloccato in Egitto. E poco dopo hanno toccato la pista di atterraggio le 40.000 mascherine bloccate in India. Con il Ministro della Difesa Guerini e il capo della Protezione Civile Borrelli abbiamo deciso di usare i voli militari anche per andarci a prendere quelle pronte in Cina, così da evitare inutili perdite di tempo», scrive Di Maio.

«Tra domani e dopodomani arriveranno quindi due velivoli, uno della nostra Aeronautica Militare da Pechino con a bordo 1,5 milioni di mascherine + 100 ventilatori polmonari e uno che fa riferimento alla Protezione civile, in arrivo da Shenzhen, con a bordo altri 2 milioni e mezzo di mascherine. C’è inoltre un autotrasportatore che dal cuore dell’Europa sta guidando senza sosta per portarci altri 2 milioni di mascherine».

«Poche ore fa – prosegue il ministro – siamo riusciti a sbloccare la donazione delle forze armate della Federazione Russa e arriveranno altre centinaia di migliaia di mascherine, materiale medico e otto squadre di medici. Inoltre, grazie al contratto firmato con la fabbrica cinese BYD (che produce automobili ma si è riconvertita) mercoledì arriveranno altri 6 milioni di mascherine e dalla settimana successiva 20 milioni ogni settimana, per una fornitura da oltre 100 milioni di mascherine, ulteriormente ampliabile».

«Abbiamo anche sbloccato le 200.000 mascherine in Turchia (che o partono o ce le andiamo a prendere) e altre 2 milioni di mascherine in Brasile, inclusi 100 ventilatori polmonari. Sulle 600.000 in Ucraina stiamo lavorando senza sosta insieme al Ministro Speranza e con il direttore della nostra Agenzia delle Dogane Minenna, mentre per quelle in Polonia sono già in corso approfondimenti».

«Faremo in modo di avere una capacità produttiva interna soddisfacente. Ed è per questo che il commissario Arcuri ha avviato una produzione straordinaria proprio in queste ore, incentivando la conversione industriale di alcune fabbriche italiane», prosegue Di Maio su Fb.

«Ma finché non saremo in grado di produrre tutto in Italia, il ministero degli Esteri, con le sue donne e uomini del corpo diplomatico, insieme alle nostre agenzie di intelligence, continueranno a cercare in tutto il mondo il materiale di cui abbiamo bisogno», aggiunge.

«Ci sono consoli e ambasciatori – conclude il capo della Farnesina – che in questo momento stanno sfruttando le loro conoscenze e la loro personale reputazione per reperire ventilatori e mascherine, nei paesi più impensabili. Alcuni di loro hanno noleggiato magazzini, comprano il materiale sulla parola, lo stoccano grazie all’aiuto dello stesso personale delle ambasciate, sovrintendono al carico/scarico sui voli cargo e vanno a dormire – qualche ora – solo dopo che il volo ha toccato terra in Italia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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