«A Vittoria voto di scambio con la mafia»
«A Vittoria voto di scambio con la mafia» Perquisizioni al Comune e nei comitati elettorali
Guardia di Finanza nelle sedi dei candidati di Moscato e Aiello Inchiesta sulle elezioni, indagati aspiranti consiglieri comunali
VITTORIA Nove persone sono indagate per voto di scambio con la mafia nell’ambito di un’inchiesta della Dda della Procura di Catania sulle elezioni comunali di Vittoria, nel Ragusano. Militari della guardia di Finanza del comando provinciale del capoluogo etneo hanno eseguito perquisizioni e acquisito atti negli uffici del Comune e anche nelle segreterie dei due candidati al ballottaggio per il ruolo di sindaco, Giovanni Moscato (ex Fdi) e Francesco Aiello (Sicilia Futura).
L’inchiesta riguarderebbe l’attuale tornata elettorale e altre comunali a Vittoria. Tra gli indagati ci sarebbero diversi candidati a sindaco e al consiglio comunale. Il fascicolo è stato aperto sulle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Avila e Gravina, che hanno ricostruito scenari di voto di scambio con ambienti mafiosi. La Dda della Procura di Catania ha delegato le indagini a militari della guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale del capoluogo etneo. A Vittoria domenica c’è il secondo turno di voto amministrativo per l’elezione, al ballottaggio, del sindaco.
«Ho fatto l’intera campagna elettorale di queste amministrative denunciando – afferma Francesco Aiello – È incredibile ritrovarsi indagato con gente che ho denunciato e contro i quali ho perso cause di diffamazione, ma l’avviso di garanzia mi protegge anche se mi nausea riceverlo insieme a queste persone. È strano essere “avvisato” a tre giorni dal voto, ma è un agire della magistratura»