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il caso

«Con la tua testa ci gioco a pallone», arrestato dai carabinieri uno stalker di Catania

La misura cautelare del Tribunale etneo dopo le reiterate minacce, anche con una pistola

Di Redazione |

«Domani con la tua testa ci giocheremo a pallone” e poi le mostra anche una pistola che teneva nei pantaloni. Una vicenda che ha spinto la Procura di Catania a chiedere ed ottenere dal gip del Tribunale gli arresti domiciliari per un 36enne di Catania, accusato di atti persecutori e lesioni personali nei confronti dell’ex convivente. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri di Aci Castello. L’uomo, che aveva già il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla persona offesa, si sarebbe reso reso responsabile di reiterate minacce, molestie e anche di aggressione fisica nei confronti dell’ex fidanzata. Stalking iniziato nell’aprile scorso al termine della relazione. Un rapporto degenerato dopo la decisione del Tribunale di affidare il figlio ad entrambi i genitori. Ma per il 36enne il diritto di vedere il figlio era diventata occasione per perseguitare la ex. A settembre, ad esempio, al momento di riportare il figlio a casa della madre avrebbe dapprima minacciato la donna dicendole: “Domani con la tua testa ci giocheremo a pallone”, per poi colpirla al volto, causandole lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Pochi giorni fa lo stalker avrebbe dato appuntamento alla donna presso la scuola del figlio e dopo averle chiesto di seguirlo in un luogo più appartato, le avrebbe mostrato una pistola che teneva nascosta nei pantaloni.

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