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Delitto Loris: «Veronica era ed è

Delitto Loris: «Veronica era ed è capace di intendere e di volere»

Depositata la perizia psichiatrica: processo va avanti

Di Mario Barresi |

«All’epoca dei fatti, e con riferimento ad essi» Veronica Panarello «aveva la capacità di intendere e di volere». La donna «presenta tratti disarominici della personalità», eppure «il complesso degli elementi clinici e psicodiagnostici raccolti non consente di mettere in luce distrurbi mentali clinicamente rilevanti».

Dunque: come anticipato da “La Sicilia” nell’edizione di lunedì scorso, Veronica «è in grado di partecipare coscientemente al processo». È la conclusione dei periti del gup di Ragusa, nelle 105 pagine di perizia psichiatrica sulla madre di Santa Croce Camerina, accusa dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere del figlio Loris Stival. Danno una risposta «positiva», i docenti universitari Eguenio Aguglia e Roberto Catanesi, «sulla capacità dell’indagata di partecipare al processo».

Precisando che «le attuali condizioni psichiche dell’imputata le consento difatti di comprendere oggetto e contenuto delle imputazioni, oltre a consentirle di argomentare circa le accuse che le sono mosse». Veronica, per gli esperti nominati dal gup di Ragusa Andrea Reale, «è in grado di esporre i fatti di cui è a conoscenza»; inoltre «non risulta compromessa la capacità di autodeterminarsi rispetto ad obiettivi dati, di poter riferire in modo e con modalità tali da presevare i suoi interessi nella vicenda giudiziaria».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA