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Emigrati siciliani a capo di organizzazione

Emigrati siciliani a capo di organizzazione che ha frodato 17 milioni al Fisco tedesco

Dieci arresti tra Niscemi, Gela, Germania e Olanda / VIDEO

Di Redazione |

Un’operazione anticrimine internazionale, denominata in codice Ferro, è stata messa a segno tra l’Italia, la Germania e l’Olanda dalla kriminal polizei tedesca, dai carabinieri di Gela e dalla polizia olandese. Sono stati eseguiti dieci mandati internazionali di arresto. I destinatari dei provvedimenti sono accusati di fare parte di una vasta organizzazione malavitosa, composta prevalentemente da emigrati siciliani, che in pochi anni sarebbe riuscita a truffare 17 milioni di euro al fisco tedesco attraverso società di comodo, false fatturazioni e sfruttamento del lavoro nero.

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Le indagini sono state avviate a Colonia nel 2006. Il denaro truffato al fisco e agli istituti previdenziali tedeschi veniva riciclato in Italia. Beni per oltre un milione e mezzo, sono stati sequestrati dai militari in Italia, Olanda e Germania. Le perquisizioni e il sequestro patrimoniale sono stati ordinati in rogatoria dal gip del tribunale di Gela. Le due persone arrestate dai carabinieri a Niscemi nell’ambito dell’operazione internazionale Ferro, sono Rocco Morgana, di 24 anni, e Salvatore Benintende, di 68, entrambi residenti da tempo in Germania, ritenuti i “cervelli” dell’organizzazione.

Sono accusati di frode fiscale, false fatturazioni e sfruttamento del lavoro nero, in concorso con altri otto presunti complici arrestati dalla polizia tedesca e da quella olandese. Formalmente risultano disoccupati, anche se figurano come amministratori di numerose aziende, molte delle quali definite “cartiere” perchè servivano solo per produrre fatture false per frodare il fisco tedesco. I due si trovavano a Niscemi, al momento dell’arresto, perchè risultano anche titolari di una azienda.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA