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Furto di energia per 18mila euro a Librino: arrestato 33enne

L'uomo era già agli arresti domiciliari. E altre quattro persone sono state denunciate dalla Polizia ad Adrano per lo stesso reato

Di Redazione |

I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, con il supporto del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), sono stati impegnati in un servizio a “largo raggio” di controllo del territorio, volto al contrasto dei reati connessi agli stupefacenti nel quartiere “Librino”. Nella circostanza i militari dell’Arma, anche grazie all’ottimo fiuto dei cani antidroga, hanno rinvenuto, dietro un cespuglio ai pedi di una palazzina sita in viale Moncada, una busta di plastica contenente 255 grammi di hashish, 67 grammi di marijuana e 45 grammi di cocaina, suddivisi in involucri di cellophane. 

Nell’ambito dello stesso servizio, i Carabinieri, con l’ausilio di personale tecnico di E-Distribuzione, hanno inoltre effettuato una serie di verifiche, dirette a contrastare il fenomeno dei furti di energia elettrica.  In particolare, gli operanti hanno controllato nello stesso viale Moncada, l’abitazione di un 33enne agli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti, accertando come lo stesso, attraverso l’utilizzo di un bypass sul proprio contatore, si fosse abusivamente allacciato in via diretta alla rete elettrica pubblica. 

L’uomo, che si stima abbia rubato corrente per un valore di circa 18.000 euro, è stato quindi arrestato per “furto aggravato”. Il mancato pagamento dell’energia elettrica non è comunque riconducibile allo stato d’indigenza dell’uomo, che al termine della perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 6.000 € in contanti, nascosti in un comodino della camera da letto, dei quali non è riuscito a giustificarne la provenienza.  Il denaro è stato pertanto sequestrato, trattandosi verosimilmente di proventi di illecita provenienza. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e ripristinato la misura degli arresti domiciliari. 

E altri quattro uomini di età compresa tra i 56 ed i 34 anni, sono stati denunciati sempre per furto di energia elettrica dagli agenti  Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano. Giorni addietro, infatti, durante un controllo di polizia presso l’abitazione di un soggetto conosciuto ai poliziotti, è stato appurato come la casa fosse fornita di elettricità seppur sprovvista di regolare contatore.Considerata tale anomalia, veniva successivamente effettuato un controllo unitamente a personale Enel; questa volta, però, l’abitazione si presentava priva di fornitura, nonostante gli alimenti custoditi all’interno del frigorifero risultassero freschi e perfettamente conservati. Gli agenti hanno quindi controllato l’edificio rinvenendo, accanto alla porta d’ingresso, due interruttori magnetotermici bi-polari, attivati i quali, l’edificio che è distribuito su tre elevazioni, veniva nuovamente rifornito da energia elettrica. A seguito di quanto accertato, gli operatori Enel effettuavano controlli specifici che confermavano l’effettivo reato di furto di energia elettrica per il quale tutti gli abitanti dell’immobile, costituito da tre appartamenti, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Analogo episodio accadeva pochi giorni dopo, quando all’interno di una villa sita nelle campagne biancavillesi, i poliziotti accertavano unitamente a personale Enel il medesimo reato e denunciavano in stato di libertà i proprietari.

Nello specifico, dopo aver rinvenuto all’interno della proprietà dei cavi di tensione sotterrati, gli agenti procedevano ad accertamenti con la collaborazione dei tecnici. Veniva, così, riscontrata l’effettiva presenza di tensione elettrica addotta mediante un cavo collegato direttamente alla rete di distribuzione Enel. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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