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La fabbrica di banconote false sequestrata Bologna: soldi fasulli pronti per “invadere” anche Siracusa

Di Redazione |

I carabinieri del Reparto Operativo del Comando per la Tutela della Salute di Roma hanno eseguito delle perquisizioni emesse dalla Procura di Siracusa, ritrovando materiale di interesse investigativo che ha portato gli investigatori, coadiuvati da personale del Nas di Bologna, delle compagnie di San Lazzaro di Savena e di Chioggia Sottomarina (Venezia), e con la collaborazione del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, ad arrestare in flagranza un 42enne di San Lazzaro di Savena (Bologna) e di un 45enne di Dolo (Venezia). Sono stati sorpresi a realizzare banconote false in taglio da 20 euro in una vera e propria stamperia artigianale. Sono state trovate banconote contraffatte per un controvalore di circa 35.000 euro.

La perquisizione dell`abitazione del 42enne bolognese, dove si trovava la moglie 46enne, ha permesso di sequestrare non solo altre banconote false di vario taglio ma anche un vero e proprio “laboratorio domestico» per la produzione di sostanze stupefacenti. I due uomini e le rispettive compagne sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti, detenzione di sostanze in modo pericoloso per la salute, falsificazione di monete e detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete. Sono stati portati nelle case circondariali di Venezia e Bologna, in attesa dell`udienza di convalida.

Il provvedimento è della Procura di Siracusa perché i magistrati aretusei stavano indagando su un traffico di droga e nell’ambito del servizio di ascolto delle intercettazioni è emerso il traffico di banconote false con un interlocutore siracusano. Denaro falso che sarebbe arrivato anche a Siracusa se la Procura non avesse disposto il blitz che ha fatto sì che venisse sequestrata la stamperia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA