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LE INDAGINI

Matteo Messina Denaro, perquisizione nella casa dell’ex amante Maria Mesi a Bagheria

La donna con il fratello era stata indagata, in passato, per aver favorito la latitanza del capomafia

Di Redazione |

 Proseguono senza sosta le perquisizioni dei carabinieri del Ros nella case, nei covi, e nei possibili nascondigli  del boss Matteo Messina Denaro catturato dopo una latitanza iniziata nel 1993. I Reparti operativi speciali stanno perquisendo, a Bagheria, le abitazioni di Maria Mesi, ex amante del boss Matteo Messina denaro, e del fratello Francesco.

Entrambi sono stati indagati, in passato, per aver favorito la latitanza del capomafia. Francesco Mesi patteggiò la pena. La donna venne arrestata il 14 giugno del 2000. Insieme a lei finirono in carcere altre due persone accusate di essere intestatarie del contratto di affitto di un appartamento in cui Messina Denaro si nascondeva ad Aspra, nel palermitano.

Maria Mesi fu condannata in primo e in secondo grado per favoreggiamento aggravato alla mafia. La Cassazione annullò l’aggravante sostenendo che il rapporto sentimentale con il boss escludesse l’agevolazione di Cosa nostra. 

Gli investigatori trovarono diverse lettere d’amore che il capomafia e la donna si erano scambiati.

Tra gli immobili di Francesco e Maria Mesi, considerati quindi storici favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro, perquisiti questa mattina dai carabinieri, ci sono l'abitazione di via Milwaukee ad Aspra, una casa di campagna e la torrefazione gestita dai due Mesi. 

La donna e il fratello Francesco sarebbero peraltro stati nuovamente iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di aver favorito la latitanza del capomafia arrestato il 16 gennaio scorso. Gli inquirenti avrebbero sequestrato i cellulari e i pc dei due fratelli. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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