Notizie Locali


SEZIONI
Catania 26°

Cronaca

Procuratore generale Cassazione In corsa c’è anche Giovanni Salvi

Di Sandra Fischetti |

ROMA – Nove candidati, tra cui i Pg di Roma, Napoli e Venezia e tre avvocati generali della Cassazione. Non sarà facile per il Csm, travolto dallo scandalo nomine, la scelta del successore di Riccardo Fuzio, il procuratore generale della Cassazione che ha lasciato in anticipo la magistratura, dopo che la procura di Perugia lo ha iscritto nel registro degli indagati per rivelazione di segreto d’ufficio, a latere dell’inchiesta per corruzione a carico del pm romano Luca Palamara.

Scaduti ieri i termini della presentazione delle domande, quella del Pg è una delle nomine più delicate che Palazzo dei marescialli dovrà affrontare alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva. Lo è perché il Pg della Cassazione non solo è al vertice dei pm italiani ma è anche il titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati ed è componente di diritto del Csm e del Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli, che con il capo dello Stato definisce l’ordine del giorno delle sedute del plenum.

Una scelta che si aggiunge a tante altre nomine importanti ancora da fare, come quelle dei procuratori di Roma e Perugia, di cui discutevano Palamara e alcuni consiglieri del Csm con i deputati del pd Luca Lotti e Cosimo Ferri nei colloqui intercettati nell’ambito dell’inchiesta di Perugia. Nomine congelate all’esplodere del caso, definito un «coacervo di manovre nascoste» e di millanterie dal Capo dello Stato, e da cui il Csm è uscito con le ossa rotte, con 4 consiglieri dimessi e un quinto ancora autosospeso. In autunno però tutti quei fascicoli dovranno essere ripresi in mano dalla Commissione Direttivi, che dovrà formulare le sue proposte.

Alla nomina del nuovo Pg non si arriverà prima di ottobre, perché ci sono dei tempi tecnici obbligati, come quelli previsti per i pareri dei consigli giudiziari. E si potrà andare anche più in là se si decidesse di convocare le audizioni dei candidati. Se si puntasse su un «papa straniero» sarebbe certamente in pista il Pg di Roma, Giovanni Salvi, esponente di Magistratura democratica e in passato procuratore di Catania, che in occasione della nomina di Fuzio fu il concorrente sconfitto. E in partita sarebbero anche il Procuratore Generale di Napoli, Luigi Riello, esponente di Unicost e quello di Venezia Antonio Mura, che è stato presidente di Magistratura Indipendente. Sia Riello sia Mura hanno ricoperto in passato incarichi di vertice al ministero della Giustizia e il primo già due anni fa aveva concorso per il posto di procuratore generale.

Se invece si propendesse per una soluzione interna, come è sinora avvenuto, in pole position ci sarebbero i tre avvocati generali della Cassazione: Luigi Salvato, Marcello Matera (già consigliere del Csm e in passato segretario di Unicost) e Renato Finocchi Ghersi (anche lui ha alle spalle ruoli da dirigente al ministero di via Arenula). E in corsa ci sarebbero anche il sostituto Pg Giovanni Giacalone e i presidenti di sezione Giuseppe Napolitano e Giacomo Fumu.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA