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Superstrada Ragusa-Catania, forse è la volta buona: presentati i lavori di un collegamento atteso da 30 anni

È previsto un investimento complessivo pari a quasi un miliardo e mezzo di euro

Di Redazione |

Dopo anni di promesse, gare d’appalto bandite e bloccate, tira e molla istituzionali, i lavori del nuovo itinerario del collegamento stradale Ragusa-Catania sono stato presentati, nel PalaRegione di Catania alla presenza, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il presidente Edoardo Valente e l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi.

Ritenuta un’infrastruttura strategica per la Sicilia, per la sua realizzazione sono stati previsti un commissario straordinario di governo e un sub commissario.

L’itinerario è stato suddiviso in quattro lotti funzionali. Questa scelta è stata ritenuta migliore in termini di economicità e di sostenibilità ambientale e ha consentito la partecipazione alle procedure di gara anche alle imprese locali, in coerenza con il nuovo codice dei contratti.

L’investimento

È previsto un investimento complessivo pari a quasi un miliardo e mezzo di euro, finanziato dal Piano operativo fondo sviluppo e coesione infrastrutture 2014-2020, da risorse di Anas e, in parte, anche da fondi della Regione Siciliana Poc 2014-2020.

L’investimento comprende un ampio piano di monitoraggio ambientale per tutte le fasi esecutive ante-operam, in corso d’opera e post-operam, gli oneri relativi alla sicurezza e quelli relativi al protocollo di legalità. Il tracciato avrà uno sviluppo di 68,700 km e sarà realizzato prevalentemente in corrispondenza delle sedi stradali delle attuali statali 514 (per circa 39 km) e 194 (per circa 29 km). Prevede il collegamento dall’innesto tra le statali 514 «Di Chiaramonte» e 115 «Sud Occidentale Sicula», in territorio comunale di Ragusa, alla connessione con l’autostrada «Catania-Siracusa».

La storia

La storia delal Ragusa-Catania è una storia, lunga, triste, ripetitiva, frustrante. Se ne parla da quasi 30 anni e da oltre un decennio si attende che venga aperto il primo cantiere per credere, finalmente, che davvero si farà. Promessa da tutti i governi, sbandierata da tanti ministri, tanto sostenuta a parole, ma senza che si sia passati ancora, ovvero mai, ai fatti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA