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Arriva l’Assegno di inclusione: a 500.000 percettori il sussidio che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza

I pagamenti scatteranno il 26 gennaio. Il beneficio medio sarà di 635 euro

Di Corrado Chiominto |

Al suono dello start per il nuovo Assegno di Inclusione, lo strumento che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza per le famiglie più povere, ci saranno 500mila percettori. Il beneficio medio sarà di 635 euro, circa 100 euro in più della media del passato. I pagamenti scatteranno il 26 gennaio. Ma ad usufruirne – anche se si considerano anche i 56mila che hanno ottenuto il via libera al nuovo Supporto per la formazione e il lavoro – sarà una platea che al momento, a voler fare una comparazione, appare dimezzata rispetto a quella del Rdc. Il vecchio strumento di sostegno, ora rottamato della nuove misure, tra l’aprile 2019 e il giugno 2023 aveva visto una media di un milione e 148mila nuclei familiari coinvolti.

Al momento i dati riguardano la partenza del nuovo assegno di inclusione e sono stati forniti dal direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi che ha spiegato come l’avvio dell’Adi appaia in linea con i primi numeri dell’esordio del Reddito di Cittadinanza. E si tratta di numeri destinati a crescere. Mancano ancora all’appello circa 200mila nuclei rispetto alla cui platea di potenziali beneficiari che ammonta secondo le stime ufficiali a 737 mila nuclei. Ma le domande sono ancora in arrivo, anche perché solo da questo mese possono essere inoltrate tramite i Caf, i centri di assistenza fiscale che offrono un servizio di prossimità ai cittadini. «Le esperienze passate – sottolinea Caridi parlando con Il Messaggero – ci dicono che, trattandosi di una prestazione rivolta a nuclei fragili, molti utilizzeranno patronati e Caf per presentare l’istanza, quindi una prima sostanziale valutazione potremo farla solo a fine gennaio».

L’altro strumento

Il vecchio Reddito di Cittadinanza è comunque stato sostituito, per la parte che riguarda la promozione di politiche attive sul lavoro, anche da un altro strumento. Il cosiddetto Supporto per la Formazione e il Lavoro che ha visto caricate sull’apposita piattaforma 156mila domande, della quali quelle complete e accolte sono state 56mila. Il beneficio è stato già erogato a 26mila richiedenti. Un primo check a questa platea indica che oltre 41 mila domande riguardano persone con la licenza media e 6mila con la sola licenza elementare (queste ultime con un’età media di 52 anni). Ma sono stati caricati anche anche 44 curricula di persone con il dottorato di ricerca e oltre 4mila con la laurea del vecchio ordinamento. L’età media nel complesso è di 43,8 anni.

Importante, in questo caso, anche lo sforzo organizzativo per dare offerte di lavoro e formazione: secondo i dati dell’Inps la piattaforma Siisl contiene ora oltre 177mila offerte di lavoro, oltre 725mila i corsi di formazione e 112mila i Progetti utili alla collettività.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA