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Assegno unico per i figli, arriva l’assegno per tre milioni di famiglie

Domende entro giugno, per avere gli arretrati anche da marzo

Di Redazione |

Saranno almeno tre milioni le famiglie italiane che avranno già nella seconda metà di marzo l'assegno unico universale per i figli a carico per oltre 4,5 milioni di figli. Il termine per presentare la domanda per avere il beneficio già dal mese prossimo è in scadenza, ma per le domande presentate entro giugno si riceverà l’assegno dal mese successivo e con gli arretrati. Per le richieste che arriveranno da luglio si avrà l’assegno dal mese successivo ma senza gli arretrati. Non dovranno presentare la domanda i titolari del Reddito di cittadinanza. A marzo novità anche per le pensioni con gli assegni che terranno conto dei conguagli fiscali, delle novità in materia di assegni familiari (che non saranno più nella rata sostituiti dall’assegno unico per il quale andrà fatta la domanda) e del nuovo indice di perequazione fissato all’1,7%. 

 E mentre si registra un’accelerazione delle richieste per l'assegno unico (erano 2,2 milioni solo una settimana fa) anche se sono ancora poche rispetto agli aventi diritto (7 milioni di famiglie per 11 milioni di figli) l’Inps diffonde i dati sui beneficiari del Reddito e della Pensione di cittadinanza a gennaio. Nel mese hanno ricevuto il sussidio 1,34 milioni di famiglie per tre milioni di persone interessate per una spesa di 740,2 milioni. La misura di contrasto alla povertà si concentra nel Sud e nelle Isole con oltre 842mila nuclei beneficiari e due milioni di persone interessate, pari a due terzi del totale. Resta evidente il tema della penalizzazione nella percezione del beneficio per le famiglie numerose con appena 103mila famiglie con almeno cinque componenti con la card a fronte dei 594 nuclei mila titolari del reddito o la pensione di cittadinanza formati da una sola persona (il 44,15% del totale). Non è stata ancora modificata infatti la scala di equivalenza secondo la quale la prima persona vale 1, la seconda adulta 0,4 e i minori appena lo 0,2 né i limiti di reddito necessari ad avere il beneficio. In pratica con tre adulti e due minori e un reddito di 12.600 euro annui sei considerato povero per l’Istat ma non hai comunque diritto al Reddito di cittadinanza. 

L’Inps dovrebbe diffondere i dati sulle domande arrivate per l’assegno unico entro fine febbraio nelle prossime ore ma dovrebbero superare quota tre milioni secondo quanto annunciato dalla ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti. Poiché ci sono circa 700mila richieste in più della settimana scorsa (quando i figli coinvolti erano circa 3,8 milioni) ciò significa che i minori coinvolti nella prima tranche dovrebbero essere almeno 4,5 milioni. A questi si aggiungeranno quelli che avranno l'integrazione direttamente nel Reddito di cittadinanza. I lavoratori dipendenti che non faranno richiesta si troveranno con le entrate decurtate perché comunque da marzo in busta paga non ci saranno più le detrazioni per i figli a carico e gli assegni familiari. 

L’Importo che arriverà direttamente sull'Iban indicato sul sito Inps (il richiedente deve essere almeno cointestatario) dipenderà dall’Isee e dal numero di figli ma chi non presenterà l'Isee avrà comunque diritto all’importo minimo di 50 euro al mese per ogni figlio. Se l’Isee è inferiore a 15mila euro, i figli minori sono tre e i genitori lavorano l’importo può arrivare a 700 euro al mese perché si ha diritto a 175 euro a figlio più una maggiorazione di 85 euro dal terzo figlio e 30 euro perché i genitori lavorano.

 Per il 2022 è prevista una spesa complessiva di 15,12 miliardi mentre per gli anni successivi si supereranno i 18 miliardi. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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