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La Bce accelera sull’euro digitale: cos’è e come funziona la valuta virtuale

"Le società e le economie europee si stanno rapidamente digitalizzando, dobbiamo abbracciare l'era digitale"

Di Nicoletta Gullotta |

Euro digitale: questa la recente proposta della commissione europea "entro la prima metà del 2023, per poi avviare i negoziati con "il Parlamento europeo e gli Stati membri".

Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento alla conferenza congiunta con la Bce sull'euro digitale.

"Le società e le economie europee si stanno rapidamente digitalizzando, dobbiamo abbracciare l'era digitale" e "anche il nostro sistema monetario deve adattarsi a un futuro digitalizzato",continua.

In Europa "c'è una chiara domanda di pagamenti digitali", accresciuta durante la pandemia: "la Bce – ha riportato Dombrovskis – stima che i pagamenti non in contanti effettuati nell'area dell'euro nel 2021 siano aumentati del 12,5% a 114 miliardi di transazioni e il valore totale sia stato di 197,0 trilioni di euro", con i pagamenti con carta che "rappresentavano quasi la metà di queste transazioni". "Il denaro è ancora molto importante nella vita delle persone, ma il suo utilizzo è in declino in molte parti del mondo" e "un euro digitale integrerebbe i contanti".

Il vicepresidente Ue ha segnalato la volontà di trovare "un buon equilibrio" tra le sfide e le opportunità che deriverebbero da questa svolta.

Nella sua proposta, Bruxelles intende "preservare l'attuale ruolo delle banche come intermediari", disegnare "una moneta digitale efficace che possa essere utilizzata anche al di fuori dell'area dell'euro" e di offrire "privacy e inclusione".

"La privacy è fondamentale e una delle principali preoccupazioni del pubblico. La protezione dei dati è un diritto fondamentale, quello che l'Europa difende", ha evidenziato Dombrovsks, assicurando l'impegno della Commissione Ue per garantire "caratteristiche di privacy molto forti, in particolare per i pagamenti peer-to-peer di prossimità più piccoli, simili ai pagamenti in contanti odierni" pur senza "compromettere l'integrità del sistema finanziario" che deve essere tutelato da "rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo".

Quanto all'inclusione, le funzionalità dell'euro digitale "dovranno essere intuitive, di facile comprensione e con la possibilità di utilizzare" la valuta anche "offline".

"Per essere chiari, il cash non scomparirà", ha rassicurato Dombrovskis. Agli Stati membri spetterà invece il compito di "promuovere le competenze digitali e l'alfabetizzazione finanziaria, nonché la copertura della banda larga".

La regia dell’operazione è tutta nelle mani della Bce, che davanti all’aumento vertiginoso dei pagamenti cashless – soprattutto durante la pandemia – ha già definito le prime caratteristiche della sua Cbdc (Central Bank Digital Currency): sarà complementare al contante, si potrà scambiare online e offline e garantirà la privacy. 

Ai policy maker spetta il compito di accelerare per mantenere il rango che si addice alla seconda valuta maggiore al mondo in tempi di un dollaro molto forte. Le Banche centrali a tutte le latitudini si stanno adoperando per dare vita ai loro piani di Cbdc, in una corsa che vede la Cina saldamente in testa sulle altre potenze mondiali. E il piccolo paradiso fiscale delle Bahamas ha già anticipato tutti con l’adozione del suo 'sand dollar'. Per l’Europa si tratta di «evitare che la concorrenza» delle altre Cbdc o di «stablecoin differenti indeboliscano il sistema dell’euro», è stata l’osservazione del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, che per il futuro digitale prefigura anche la possibilità di accordi con altre giurisdizioni per «evitare conseguenze indesiderate» per l'Eurozona. 

Le minacce più concrete però nell’immediato hanno le sembianze delle criptovalute nei portafogli virtuali del 16% degli americani e del 10% degli europei, e dei piani delle Big Tech di incorporare asset virtuali nativi. Dopo il precursore Mark Zuckerberg, oggi il DogeCoin spinto dal visionario miliardario Elon Musk è tornato a volare con l’operazione Twitter. «Bitcoin ed Ethereum sono troppo volatili per essere utilizzati per i pagamenti», mentre le Stablecoin «sono vulnerabili», ha tagliato corto la numeri della Bce Chrstine Lagarde, avvertendo che «l'ingresso» nel mondo dei pagamenti di Facebook e Twitter "potrebbe aumentare il rischio di dominio del mercato e di dipendenza dalle tecnologie di pagamento estere, con conseguenze per l’autonomia strategica dell’Europa». L’unico antidoto è «la fiducia» nell’euro. Anche nell’etere.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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