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Borsa: male Europa con guerra Ucraina, Btp soffrono dopo Bce

Milano -3,6% e spread a 161. Giù future Usa, corre petrolio

Di Redazione |

MILANO, 10 MAR – Le Borse europee restano pesanti dopo il rimbalzo di ieri, deluse dall’esito dei colloqui tra Russia e Ucraina. Il mood sui listini è peggiorato dopo la decisione della Bce di accelerare la fine delle misure di stimolo all’economia allo scopo di contrastare un’inflazione che la guerra e le sanzioni alimentano ulteriormente. Milano cede il 3,6%, dopo essere scesa fin sotto il 4%, Francoforte il 2,6%, Parigi il 2,5% e Londra l’1,2%. Negativi anche i future su Wall Street con Dow Jones e S&P in calo dell’1,3% e Nasdaq giù dell’1,6%. Sui listini europei pagano dazio soprattutto i titoli più esposti alla Russia, che minaccia di nazionalizzare gli asset delle società straniere, con le auto e (-4,2%) e le vendite al dettaglio (-3,2%) tra i settori più penalizzati, secondo gli indici Stoxx. A Milano scivolano Iveco (-7,3%), che sta valutando un’uscita dalla Russia, e Stellantis (-6,3%) mentre continuano ad essere vendute le banche più esposte verso Mosca, Intesa e Unicredit, in calo di oltre il 6%. L’annuncio della fine del Qe nel terzo trimestre del 2022 penalizza soprattutto il Btp italiano, il cui rendimento sale ad un passo dall’1,9% (+21 punti base) mentre lo spread con il Bund si allarga di 14 punti a quota 161. L’euro, dopo le decisioni della Bce, è in calo dello 0,3% sul dollaro, con cui scambia a 1,1 mentre servono 135 svalutatissimi rubli per un biglietto verde L’assenza di progressi nelle trattative per un cessate il fuoco alimenta la corsa del petrolio, dopo la pausa di ieri, con il brent che si riaffaccia verso quota 120 (+6,8% a 118,1 dollari al barile) e il wti che sale del 5,3% a 114,5 dollari. Continua invece la discesa del gas, con il benchmark europeo di Amsterdam che cede il 14% a 134 euro al megawattora.

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