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Ricerca: Masiero, Ue punta su astroparticelle e grandi centri

Di Redazione |

BRUXELLES – L’Ue ha importanti infrastrutture, come quella del Gran Sasso o Pisa, per la ricerca sulla fisica delle astroparticelle e dovrebbe tenerne conto nel prossimo programma finanziario pluriennale per il dopo il 2020. E’ l’appello lanciato oggi a Bruxelles dall’Appec, consorzio che coordina le agenzie nazionali di 16 paesi europei tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), per la ricerca in fisica delle astroparticelle.

 

Si tratta di un campo di ricerca recente, ma dai risultati significativi. Come la scoperta delle onde gravitazionali, premio Nobel per la fisica 2017, cui un fondamentale contributo ha dato il centro Virgo di Cascina (Pisa). In un incontro svoltosi nella capitale europea cui hanno partecipato scienziati e rappresentanti di istituzioni di ricerca europee e mondiali, Appec ha indicato le priorità della ricerca nei prossimi 10 anni per lo studio di onde gravitazionali, neutrini, materia oscura e raggi gamma. Appec chiede all’Ue sforzi di sperimentazione e supporto finanziario in queste aree, in particolare sulle infrastrutture.

 

Come il progetto di telescopio sottomarino per neutrini da un chilometro cubo o l’aggiornamento dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. “In quest’area di ricerca abbiamo in Europa un enorme potenziale di risorse umane, scientifiche e tecnologiche”, ha detto all’Ansa Antonio Masiero, presidente di Appec e vicepresidente dell’Infn – e si tratta di un’occasione da non sprecare per il potenziamento delle infrastrutture” che possono portare a progressi scientifici e tecnologici.

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