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La cena no tech alla pizzeria di Licata

Di Redazione |

Metti 14 persone che per la maggior parte non si conoscono tra di loro, fai che siano loro a sedersi liberamente in una tavolata unica, invitali a riporre i cellulari in alcune ciotole appositamente posizionate a tavola, fai scegliere loro il vino e posiziona le portate al centro della tavola in modo che siano loro a passarsele per servirsi. Questo quanto successo al SardaSalata Pizza&Spaghetti, locale che ha aperto i battenti lo scorso 24 giugno all’interno del porto turistico di Licata. «Da quando abbiamo aperto i battenti – dicono i soci Giuseppe Patti e Alfredo Quignones – abbiamo visto troppo spesso intere comitive sedute al tavolo, cellulari in mano e silenzio tombale. Un quadro desolante che ci ha portato a volere provare a fare un vero e proprio esperimento sociale: costringere le persone a socializzare in contrapposizione a quelle scene che nei primi due mesi di apertura della pizzeria». Durante la serata di giovedì, 14 persone sono state invitate a condividere un unico tavolo, la scelta del vino, la divisione di antipasti e pizza, un sperimento pienamente riuscito visto che a fine serata gente che fino a due ore prima non si conosceva neppure si è scambiata addirittura i numeri di cellulari. «Ci accorgiamo – dicono i proprietari di Sardasalata – che l’attesa della pizza si fa più spasmodica se al tavolo non si discute o se ci si isola davanti allo schermo di uno Smartphone – la gente si annoia e già dopo venti minuti comincia a sollecitare in maniera irritata ai camerieri l’arrivo della pizza. Prestissimo ad ogni tavolo della pizzeria faranno la loro comparsa delle ciotoline dove i commensali saranno invitati, se lo vorranno, a riporre il proprio cellulare per tutto il tempo del pasto. Per lo stesso motivo abbiamo deciso di non fornire nessun servizio di wi fi».

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