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il reportage

I fotogrammi della Palermo clandestina

Di Giacomo Palermo |

La quotidianità del capoluogo siciliano è ricco di tradizioni e sotto culture che rasentano la clandestinità tipica dei Paesi Mediterranei del Sud.

Dal venditore ambulante che urla alla gente passante per invitarli ad acquistare i suoi prodotti, al macellaio, il "panellaro", i giocatori di briscola all'aperto, i bambini profughi, gli immigrati fino alla corsa di cavalli clandestina.

"Quando la mafia si sveglia, all'alba, corrono i cavalli. Non sono ronzini e non sono purosangue, sono altre vittime di Palermo". (Attilio Bolzoni)

La corsa di cavalli clandestina di Palermo che vede coinvolti i due quartieri popolari del capoluogo siciliano lo Zen e il Ballarò si svolge rapidamente nelle viuzze cittadine alle prime luci dell'alba. Per la preparazione della corsa sono coinvolte tante persone anche giovani, che vivono in questi luoghi e che scommettono somme esorbitanti che vanno a finire nelle casse della mafia. Negli anni sono stati tanti gli arresti di boss appartenenti a famiglie mafiose palermitane che gestiscono in prima persona queste corse dove gli animali diventano oggetto di interessi in mano alla criminalità organizzata. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA