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Accoltellò l’ex e uccise il figlio, confermato l’ergastolo

Avvocato della difesa annuncia ricorso in Cassazione

Di Redazione |

NUORO, 04 MAG – Ergastolo e sei mesi di isolamento diurno per l’imputato. E’ il verdetto pronunciato dalla Corte d’appello di Cagliari, presieduta da Massimo Costantino Poddighe, nei confronti di Masih Shahid, il 32enne pakistano già condannato al carcere a vita in primo grado, per il tentato omicidio della sua ex Paola Piras, e l’uccisione di Mirko Farci, figlio 19enne della donna, l’11 maggio 2021 nell’abitazione della vittima a Tortolì, in Ogliastra. La sentenza è arrivata ieri sera e ha accolto integralmente la richiesta del Procuratore generale Luigi Patronaggio che aveva inasprito la richiesta della sentenza di primo grado con sei mesi di isolamento diurno, anziché tre. Al momento della condanna l’imputato, reo confesso, è rimasto impassibile all’interno del bunker scortato dagli agenti penitenziari. Mentre i parenti di Mirko, la zia materna, la nonna e lo zio paterno, si sono sciolti in un pianto liberatorio. L’avvocato di Shahid, Federico Delitala, ha annunciato ricorso in Cassazione: secondo il legale non c’è l’aggravante della premeditazione. Era l’alba dell’11 maggio del 2021 quando Masih Shahid entrò nella casa della sua ex compagna, Paola Piras, colpendola con 18 coltellate e riducendola in fin di vita. Con altre cinque coltellate colpì Mirko, il figlio 19enne della donna, uccidendolo. Il ragazzo pagò con la vita la strenua difesa della madre dall’aggressione dell’uomo. Paola Piras si riprese dopo 40 giorni bui in ospedale e diversi interventi che le hanno miracolosamente salvato la vita. La donna, che ha altri due figli, ieri non era presente in aula.

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