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Algeria: protesta giornalisti, chiedono liberazione collega

In cento ad Algeri per dire 'No alla reclusione dei reporter'

Di Redazione |

ALGERI, 14 SET – Più di cento giornalisti algerini hanno partecipato a un raduno di protesta ad Algeri per chiedere il rilascio di un collega arrestato per aver scritto un articolo sull’esportazione dei datteri. Come constato dall’ANSA, durante il sit-in organizzato presso “la Maison de la Presse” (Casa della Stampa) ad Algeri, i manifestanti hanno mostrato manifesti e scritte chiedendo il rilascio del giornalista Belkacem Haouam. Tra gli slogan spiccavano “Il giornalismo non è un crimine”, “Il posto di Belkacem Haouam è in redazione, non in prigione” e “No alla reclusione dei reporter”. Inoltre è stata letta una dichiarazione è stata letta chiedendo al presidente Abdelmadjid Tebboune, nella sua qualità di “primo giudice del Paese”, di rilasciare il giornalista incarcerato. Nel testo si sostiene che Haouam abbia “fatto solo il proprio dovere di illuminare l’opinione pubblica” e “di avvisare le autorità della necessità di adottare le misure necessarie per tutelare” un “prodotto nazionale”, il dattero. Il comunicato sottolinea che l’incarcerazione del collega “è assolutamente inaccettabile, perché è un provvedimento contrario alla Costituzione e alle leggi della Repubblica che garantiscono la libertà di espressione” e di informazione. Haouam, del quotidiano indipendente Echorouk, il più diffuso d’Algeria, giovedì scorso era stato posto in custodia cautelare il dopo la pubblicazione di un articolo su un presunto stop delle esportazioni di datteri in Francia causato dalla scoperta di un pesticida vietato. Il ministero del Commercio aveva sostenuto che l’articolo era basato “su informazioni infondate” che “danneggiano l’economia nazionale” ed annunciato “azioni legali”. Echorouk aveva rimosso l’articolo dal proprio sito ma da giovedì il giornale non si trova in edicola.

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