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Kosovo: al via la rimozione delle barricate serbe al nord

Dopo incontro di Vucic con i serbi locali. A fuoco due camion

Di Redazione |

BELGRADO, 29 DIC – Nel nord del Kosovo è iniziata oggi la rimozione delle barricate e dei blocchi stradali eretti tre settimane fa dalla locale popolazione serba per protesta contro l’arresto ritenuto ingiustificato di alcuni serbi e contro l’invio al nord a maggioranza serba di ingenti forze di polizia da parte della dirigenza di Pristina. A riferirlo sono i media serbi. A sbloccare la situazione di paralisi nei trasporti e nelle comunicazioni, in una atmosfera di alta tensione interetnica, è stato un incontro che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto nella serata di ieri con i rappresentanti dei serbi del Kosovo. L’incontro si è tenuto a Raska, località del sud della Serbia a pochi km dalla frontiera con il Kosovo, con Vucic che è intervenuto in prima persona per evitare una escalation incontrollata della tensione con conseguenze imprevedibili. La premier serba Ana Brnabci aveva parlato nei giorni scorsi di situazione sull’orlo di un nuovo conflitto armato nei Balcani. Nella serata di ieri era stato rilasciato Dejan Pantic, il primo serbo ad essere arrestato il 10 dicembre scorso, che è stato posto sotto sorveglianza domiciliare e che potrà difendersi a piede libero. La prima barricata ad essere rimossa stamane è stata quella eretta di recente al posto di Merdare, il valico di frontiera più importante fra Kosovo e Serbia. Vucic, parlando al termine dell’incontro con i serbi del Kosovo, aveva detto ieri sera che ci vorranno 24-48 ore perchè la situazione si normalizzi con l’eliminazione dei numerosi blocchi e barricate in varie zone del nord del Kosovo. L’intesa si basa sulle garanzie date da Ue e Usa su alcuni punti fondamentali e di grande rilevanza per la popolazione serba del Kosovo. Come ha detto stamane alla tv privata serba Pink Petar Petkovic, capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo, Ue e Usa garantiscono tra l’altro che non ci saranno altri arresti di serbi, compresi quelli coinvolti nelle proteste con blocchi stradali e barricate. Non vi potrà essere alcuna lista di serbi da arrestare, anche se i serbi non credono fino in fondo che ciò non avverrà e non sono certi che le garanzie internazionali verranno rispettate.

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