Sono italiane, hanno un’età apparente tra i 13 e i 16 anni e ogni sera si vendono per pochi euro o una semplice ricarica telefonica. Un’emergenza educativa e sociale che fa del quartiere San Michele una delle aree in cui il degrado non riguarda solo le strutture architettoniche, non è solo ambientale, ma soprattutto umano. La questione, sollevata in Consiglio da Francesco Rinina, è delicata e venga affrontata con chiarezza e rispetto. «Non lasciamo soli i residenti» è l’appello di Rinina. Per le forze dell’ordine è il momento di controlli costanti, per le famiglie, la scuola, le istituzioni pubbliche, la società civile è l’ora di lavorare insieme. Ragazzine, italiane, tra i 13 e i 16 anni, che vendono il loro corpo, mentre il «pappone», pare un uomo della zona, forse agli arresti domiciliari, tiene tutto sotto controllo. L’ARTICOLO COMPLETO NELL’EDIZIONE IN EDICOLA