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I traghetti dello Stretto bloccati per protesta

I traghetti dello Stretto bloccati per protesta dai precari della Calabria: la Sicilia “isolata”

I sindacati: «Anche nell’Isola rischio di situazioni incontrollabili»

Di Redazione |

VILLA SAN GIOVANNI – Un migliaio di lavoratori precari e percettori di ammortizzatori sociali stanno bloccando da questa mattina a Villa San Giovanni gli imbarcaderi dei traghetti privati e dei traghetti delle Ferrovie dello Stato, interrompendo di fatto i collegamenti per la Sicilia, al momento isolata via mare. La protesta è stata messa in atto nell’ambito di una manifestazione promossa da Cisl e Uil. I manifestanti chiedono risposte dal Governo per il pagamento delle spettanze arretrate e prospettive concrete in materia di stabilizzazione del precariato. «Siamo stati costretti a questa dura forma di protesta per ribadire ancora una volta che vi sono in Calabria 28 mila lavoratori precari che attendono da mesi di vedersi erogato il contributo della mobilità in deroga e di altre forme di assistenza», ha affermato Rosy Perrone, segretario regionale della Cisl calabrese. «La Calabria che oggi manifesta a Villa San Giovanni – ha detto ancora Perrone – è quella parte della società più bistrattata socialmente con speranza zero per il futuro, e lo dico, senza esagerazione, affamata». Non è escluso che il traffico pesante da e per la Sicilia, a causa del blocco degli imbarcaderi, possa essere temporaneamente dirottato sulla tratta Reggio Calabria-Tremestieri di Messina e viceversa. La protesta secondo quanto riferito da fonti sindacali proseguirà fino al pomeriggio di oggi in attesa delle determinazioni della Cabina di regia sulla Calabria voluta dal Governo la cui riunione è stata fissata per le ore 12.   «I precari calabresi sono esasperati e hanno bloccato i traghetti per la Sicilia, di fatto isolandola e creando non pochi problemi. Gli Lsu e il personale Asu, attendono ancora risposte concrete dal Governo nazionale. Non c’è più tempo da perdere», ha spiegato il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che ha aggiunto: “Anche nell’Isola ventimila precari sono in attesa di certezze per il proprio futuro. Sollecitiamo, ancora una volta, il Governo nazionale e il Governo Crocetta a predisporre interventi immediati onde evitare che l’esasperazione in cui versano da mesi questi lavoratori porti a reazioni incontrollabili».

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