Quattro bulli sono stati arrestati dai Carabinieri di San Cataldo, con la collaborazione di militari della Compagnia Carabinieri di Caltanissetta, per avere picchiato e sfregiato un minorenne. I provvedimenti di cattura sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Caltanissetta e dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, su richiesta della Procura e della Procura per i Minorenni nissena. Tutti sono accusati in concorso e avario titolo di sequestro di persona aggravato e lesioni personali gravissime.

I quattro ragazzi, tutti incensurati di origini sancataldesi, di età compresa fra i 18 e i 20 anni, si sono resi protagonisti di un pestaggio ai danni di un minorenne lo scorso 21 gennaio.

Quella sera un minorenne di San Cataldo, mentre era in compagnia di altri due coetanei all’interno di un locale in corso Unità d’Italia di San Cataldo, dopo un diverbio con un maggiorenne, venne prelevato com la forza da quest’ultimo, con l’aiuto di un altro minore (oggi maggiorenne e anche lui arrestato) e condotto in un garage di proprietà di un amico dell’aggressore.

Qui il minore venne bloccato e picchiato da tre maggiorenni e da un quarto soggetto, all’epoca minore. Il brutale pestaggio, durato circa trenta minuti e durante il quale il minore venne umiliato, con tanto di richiesta di baciare le scarpe agli aggressori, nonché colpito ripetutamente con calci e pugni, venne interrotto solo grazie all’intervento di due amiche degli aggressori, casualmente presenti, nonché perché gli stessi quattro ragazzi si erano resi conto delle importanti lesioni inferte al minore. Dopo aver subito minacce di morte in caso di denuncia, il ragazzo venne lasciato libero di allontanarsi. Il minore riuscì a tornare a casa, dove venne immediatamente soccorso dai genitori e portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove gli vennero riscontrate lesioni gravissime con uno sfregio permanente al viso.

I genitori poi si presentarono dai carabinieri di San Cataldo sporgendo denuncia contro i quattro ignoti aggressori, mai conosciuti prima di quella drammatica sera dal figlio. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla magistratura nissena, ha portato all’individuazione e all’identificazione dei componenti del branco di aggressori. Tre sono finiti ora ai domiciliari, mentre il quarto all’epoca dei fatti ancora minorenne, è stato sottoposto all’applicazione del collocamento in comunità.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA