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Giarre, i parenti de defunti sfidano il rischio crollo nelle antiche cappelle del cimitero

Di Mario Previtera |

GIARRE – In questi giorni di maggiore affluenza al cimitero comunale di Giarre, sono molti i disagi che devono affrontare decine di cittadini che non riescono a raggiungere le cappelle gentilizie nel vecchio loggiato ottocentesco. L’area, infatti, è recintata per ragioni di sicurezza poiché persiste il pericolo di crolli in corrispondenza delle volte dei portici gravemente danneggiate dalle infiltrazioni di acqua piovana. Un problema che si trascina dal 2005 con il rinnovo periodico delle ordinanze sindacali e dirigenziali e l’assenza di interventi risolutivi, tali da consentire la fruizione in sicurezza delle cappelle gentilizie dell’area monumentale del cimitero. Un’ultima ordinanza ribadisce che il lavori di messa in sicurezza e ripristino dei portici spetta ai concessionari delle cappelle antistanti ogni singolo portico. Ieri, in molti, manifestando disappunto, hanno ignorato l’ordinanza di interdizione, raggiungendo, dopo avere divelto la rete di recinzione, le varie cappelle di famiglia. E così se alcuni, temendo per la propria sicurezza, hanno preferito lasciare i fiori a ridosso della recinzione, altri ancora, sfidando la sorte e i potenziali pericoli derivanti dal crollo delle volte, hanno portato i fiori ai propri defunti fin dentro le cappelle. Una scena che si è consumata davanti al personale comunale che si occupa della gestione del cimitero: «L’ordinanza è chiara e ben visibile e non è nostro compito cacciarli fuori dall’area monumentale interdetta – afferma un operatore cimiteriale – sono consapevoli del rischio che corrono transitando a piedi sotto le volte pericolanti».Mario Previtera

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