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Adrano, i coniugi morti insieme e il mistero dell’eroina killer

Di Salvo Sidoti |

Tuttavia rimane il mistero sul decesso di Antonino Bua, 51 anni, e di Concetta Barbera, di 48 anni, marito e moglie, rinvenuti cadaveri domenica pomeriggio al secondo piano della palazzina di via Alceo, nella parte alta della città. Lei era distesa su un materasso adagiato a terra, lui accanto su un foglio di cartone, quasi un rituale di morte allestito in un contesto ancora da chiarire; entrambi avevano le bocche ricoperte da bava e schiuma: così sono state trovati da una delle loro figlie, che abita in un’altra zona della città. Nella stanza della morte nessun altro elemento che possa fare pensare ad atti di violenza, né macchie di sangue. Non c’erano neanche siringhe, quindi se marito e moglie hanno fatto uso di droga lo hanno fatto inalandola. Solo l’autopsia potrà aggiungere altri elementi a quello che per il momento rimane il giallo di Adrano di via Alceo.

L’ipotesi dell’overdose rimane quella più accreditata ma il doppio decesso avvenuto probabilmente in contemporanea nella notte tra sabato e domenica, rende ancora intricata la tragica vicenda familiare: bisognerà ancora capire se marito e moglie abbiano in maniera consapevole fatto uso di una dose mortale o se siano rimaste vittime di una sostanza tagliata male. In ogni caso al momento gli inquirenti sono orientati ad escludere la pista dell’omicidio, una ipotesi che se fosse realistica ci porterebbe nel campo di strategie criminali machiavelliche. Tuttavia la polizia di Adrano indaga a 360 gradi.

Antonio e Concetta da tempo vivevano a Forlì, ad Adrano erano tornati da pochi giorni per stare un po’ di tempo con le due figlie che risiedono nel comune etneo. Ed è stata proprio una delle ragazze a fare la macabra scoperta domenica pomeriggio nella casa dei loro genitori. La giovane non aveva più contatti con mamma e papà da sabato sera, pertanto dopo vani tentati di rintracciarli, domenica era andata personalmente a cercarli.

Scattato l’allarme, sul posto sono prima giunti gli operatori sanitari del 118, che hanno solo potuto constatare la morte dei due coniugi. Dopo è stata avvertita la polizia, che ha avviato le indagini per ricostruire la dinamica di quanto accaduto e sono stati i poliziotti a trovare in un’altra stanza la sostanza stupefacente, che ha unito in una morte misteriosa Nino e Cettina.

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