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Irrompe “San Martino della Ganzaria”, ovvero cibi succulenti e vino…

Di Martino Geraci |

Le botti in legno di rovere contenenti il vino novello sono pronte per essere stappate. Così come le damigiane stracolme di olio extravergine d’oliva appena molito, che già sprigiona nei luoghi in cui viene gelosamente custodito (l’anno 2018 non è stato tra i migliori) fragranze soavi e gustose, da far girare la testa a chiunque. Da questi movimenti, capisci subito che l’11 novembre è vicino. Sta per arrivare l’Estate di San Martino, quel giorno in cui, oltre a celebrare il Santo d’origine ungherese, viene festeggiata la fine della stagione agricola e l’avvio di quella nuova, con la speranza che quest’ultima possa nascere sotto buoni auspici.

E’ un rito laico che, per tradizione, è consumato sull’altare di prelibatezze culinarie, imbandito con dolci, pietanze succulenti, frutti e soprattutto con il tradizionale pane condito con olio, accompagnato da un bel bicchiere di vino appena sgorgato dalle botti. Queste sono bontà che, nei prossimi due giorni, incanteranno i palati di coloro che si recheranno a San Michele di Ganzaria, piccolo centro del Calatino, per partecipare alla 2ª edizione dell’Estate di “San Martino della Ganzaria”, evento organizzato dal Comune in collaborazione con il Gal Kalat, l’Agenzia per il Mediterraneo e la rete “Valore Sicilia”.

La manifestazione, che domenica raggiungerà il clou, è stata ideata per mettere in mostra quel filotto di eccellenze che caratterizzano il territorio di San Michele e in generale quello circostante del “Gigliotto”: olio, vino, frumento, zafferano, ficodindia e mandorle. Insomma, sono i pilastri sui quali poggia l’intera impalcatura del sistema agricolo della zona, che, tra tante difficoltà, sta facendo il diavolo in quattro per consentire a questo comprensorio di decollare sotto l’aspetto economico e quindi occupazionale. E, in questo fine settimana, le occasioni non mancheranno di certo, perché sarà presente a San Michele di Ganzaria una delegazione di imprenditori tedeschi provenienti da Giengen an der Brenz, dove ancora oggi risiedono circa 700 emigrati d’origine sammichelese. Questo gruppo, che sarà guidato dal borgomastro Dieter Henle, si confronterà con i produttori locali, con i quali si getteranno le basi per aprire canali commerciali tra la Sicilia e la Germania. Se questo obiettivo dovesse essere centrato nel medio periodo, sarebbe un successo enorme per la piccola realtà economica di San Michele, che ultimamente sta lavorando tanto anche sul fronte turistico per promuovere sia le bellezze incontaminate della Montagna Ganzaria che il suo patrimonio storico e architettonico. Domenica, infatti, sono previste pure visite guidate (organizzate dall’Archeoclub e dalla Pro Loco) alle chiese e al Museo provinciale della Ganzaria.

Per San Michele di Ganzaria, quindi, saranno due giorni di festa da vivere tutto d’un fiato, tra musiche, canti, danze e tanto folclore. «Questa Festa di San Martino – spiega il sindaco Gianluca Petta – è stata da noi lanciata per la prima volta lo scorso anno con l’intento di promuovere il nostro territorio, puntando sul trinomio: agricoltura, ambiente e artigianato. E a questi aggiungerei anche la Montagna Ganzaria, dove sono previste delle escursioni. La “chicca” di quest’edizione è certamente la presenza del Comune di Giengen, con il quale è in itinere un gemellaggio ufficiale, che aprirà le porte dei loro mercati ai nostri imprenditori. Stiamo giocando ogni carta utile per dare occasioni di sviluppo e quindi di ripresa al nostro paese».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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