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Sicilia stretta nella morsa degli incendi: evacuazioni, autostrade chiuse e paura

Alfano: «Impiegate tutte le forze» ma i canadair restano a terra 500 interventi dei Vigili del Fuoco / La polemica

Di Redazione |

Scenari apocalittici oggi in diverse zone della Sicilia, dove, favoriti dai forti venti caldi di scirocco, si sono propagati numerosi incendi che stanno provocando seri disagi, hanno costretto molte persone a lasciare le loro abitazioni, hanno portato alla chisura di alcune strade considerate a rischio e stanno impegnando oltremodo uomini  emezzi della Protezione civile e dei Vigili del fuoco. Le zone più colpite sono quelle del Palermitano, ma roghi sono scoppiati anche nel Messinese e in altre province.

In arrivo nel palermitano squadre dei Vigili del fuoco da tutta la Sicilia per aiutare i pompieri che da ieri sera stanno lavorando ininterrottamente per tentare di spegnere le fiamme che che si sono sviluppate nel cuore delle Madonie, da Cefalù a Collesano, da Gratteri fino all’autostrada Messina-Palermo. Ma fino a quando ci sarà un vento di scirocco così forte che soffia su tutta la zona occidentale dell’isola sarà difficile riuscire a spegnere le fiamme alimentate proprio dal vento. A Palermo – secondo le rilevazioni di Meteonetwork.it. – alle 14.27 si sono registrati 45,7 gradi. All’aeroporto palermitano di Punta Raisi alle 15 si sono raggiunti i 44 gradi. Il tasso di umidità è del 10%

L’autostrada A20 Palermo-Messina, tra gli svincoli di Buonfornello a Castelbuono è stata a lungo chiusa in entrambe le carreggiate a causa degli incendi che stanno lambendo anche alcune costruzioni e alberghi della zona. La Polizia Stradale ha diverse volanti che stanno operando sul posto. Chiusa a causa degli incendi anche la statale 113, tra Lascari e Cefalù.

 
Evacuata dai vigili del fuoco la galleria Battaglia sull’autostrada Palermo-Messina, nei pressi di Celafù. Le auto sono bloccate all’interno della galleria invasa dal fumo dell’incendio boschivo che sta interessando la zona. Evacuato nelle vicinanze l’hotel Costa Verde raggiunto dal fumo. In questo momento stanno operando nella zona 83 vigili del fuoco con 18 mezzi antincendi.
 
Evacuazioni sono anche a Palermo. Un grosso  incendio infatti è divampato in città. La Polizia sta facendo evacuare alcuni palazzi nella zona delle case popolari in via Fileti. Fiamme anche in via Bonanno. Sono impegnati nel rogo anche i carabinieri, i vigili del fuoco e la forestale.

Un altro incendio è divampato sul monte Pellegrino, il promontorio che domina il golfo di Palermo. Bruciati alberi, sterpaglie e macchia mediterranea. Il fumo è visibile da tutta la città e in particolare dalla zona del porto. Il comune ha disposto che in seguito al forte vento e fino a cessata situazione di pericolo, tutti i giardini e i parchi comunali resteranno chiusi.

 
 
A causa di un incendio tra Carini a Cinisi è chiusa in entrambe le direzioni l’autostrada A29 Palermo Mazara del Vallo. Il rogo è tra i chilometri 7,600 e 17,600. Stanno intervenendo personale della Forestale e Vigili del Fuoco. Fiamme sono segnalate anche sulla Palermo Catania negli svincoli tra Villabate e Bagheria.

Numerosi incendi si sono sviluppati stamani anche in provincia di Messina nei comuni che ricadono all’interno del Parco dei Nebrodi – Santo Stefano di Camastra, Capo d’Orlando e Torrenova – anche per il forte vento che ha esteso il fronte del fuoco. A Santo Stefano la situazione è particolarmente grave nelle contrade Tudisca e Torrazza, con i residenti costretti ad evacuare le loro case. A Capo d’Orlando un incendio ha interessato il capannone Brico Gmc di via Gambitta Conforto. Le fiamme sono divampate da un terreno circostante, sino a raggiungere la struttura. Sempre a Capo d’Orlando le fiamme hanno raggiunto contrada Gambitta Conforto. A Torrenova diversi incendi stanno lambendo alcune abitazioni.

«Nella giornata di oggi – spiega il vicepresidente della regione Mariella Lo Bello – si sono verificati ben 81 incendi e la situazione è molto grave. I danni all’ambiente e alle attività produttive sono ingenti, valuteremo la richiesta di stato di calamità. Certamente, dietro a questi incendi c’è la mano di delinquenti e c’è un disegno criminale».

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