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Disabili, Faraone: «Protesto anche da padre per mia figlia autistica»

Di Redazione |

Prosegue lo sciopero della fame in favore dei disabili del senatore del Pd, Davide Faraone, che nonostante stia accusando problemi di salute e il medico gli abbia ordinato di riprendere a bere e mangiare, non si arrende e continua la sua battaglia. E già al nono giorno di sciopero. Ma la sua, ci tiene a precisare, non è una battaglia politica ma anche da padre, essendo lui papà di una figlia autistica di 16 anni, Sara.

Una storia personale tenuta segreta, come confessa in una intervista a Corriere.it: «Non ne parlavo. Non volevo si sapesse. Quasi me ne vergognavo». Poi la svolta: «Questo atteggiamento mi faceva sentire come un amputato. Ascoltavo le storie di famiglie con i miei stessi problemi da gestire, ma io mi inibivo – racconta provato – Poi sono diventato un uomo delle istituzioni e ho superato questo blocco, lavorando giorno e notte per aiutare in particolare i bambini sul sostegno a scuola».

La battaglia che sta conducendo Faraone è  per chiedere che venga assicurato subito l’assegno per i non autosufficienti fino ad aprile 2018, che sia immediatamente predisposto il nuovo decreto del presidente della Regione che regoli i criteri e le modalità di accesso all’assegno da maggio in poi e che vengano subito destinati i 40 milioni di euro già stanziati per i disabili gravi e «chiusi in un cassetto». 

A Faraone si sono ora uniti i parlamentari dem che hanno avvito uno sciopero della fame a rotazione  e che  stanno aderendo su Twitter ad una campagna con gli hastag #digiunocondavide #Musumecifirma. Un appello al governatore della Sicilia è arrivato anche dal senatore Matteo Renzi.

Il senatore siciliano  però non nasconde la delusione nei confronti del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per un comunicato in cui ha definito inutile la protesta del senatore Pd. «Sono solo un papà che chiede alle istituzioni di intervenire con determinazione su un tema di civiltà. Lo scontro politico non c’entra proprio nulla». 

«In questi giorni sono stato tempestato di telefonate di amici, conoscenti. Messaggi su Facebook, mail. Non parlavano al senatore, al politico, ma al padre e denunciavano l’assurda e scandalosa vicenda delle somme mai erogate dalla regione siciliana ai disabili gravissimi», ha detto Faraone.

«C’è un vuoto assoluto intorno la disabilità grave che è intollerabile – ha spiegato – ci sono 25 mila cittadini siciliani ai margini, invisibili, come denuncia il Coordinamento H, con altrettanti diritti legittimi che sono attualmente negati. Eppure ci sono le risorse, 40 milioni di euro nei cassetti. Una vergogna».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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