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Migranti picchiati nel Palermitano, in un video le fasi del pestaggio

Di Redazione |

PALERMO – Una videocamera di sicurezza a Partinico (Palermo) ha ripreso le fasi del terribile pestaggio, la notte dello scorso Ferragosto, di cui sono stati vittime sei giovani gambiani migranti che erano già stati picchiati e insultati nella spiaggia di Ciammarita a Trappeto (Palermo) dove avevano trascorso la giornata festiva. Da lì erano saliti sull’automezzo del centro «Mediterraneo» di Partinico guidato da un’operatrice.

Gli aggressori li hanno seguiti con tre auto – si vede nelle video sequenze – con cui poi a Partinico hanno circondato il loro automezzo. Dalle auto è scesa una decina di persone che sono andate verso la vettura dov’erano i migranti e hanno aperto lo sportello facendo scendere gli occupanti. E’ cominciato quindi il pestaggio anche con mazze di legno e metallo.

Oggi sette persone, tra cui due donne, sono state arrestate tra Alcamo (Trapani) e Partinico (Pa) per quelle aggressioni. Gli indagati sono accusati – a vario titolo – di lesioni e violenza privata, aggravati dalla finalità dell’odio etnico e razziale. I sette arrestati, insieme ad altre persone su cui i carabinieri stanno indagando, avrebbero picchiato i giovani mentre la notte del 15 agosto si trovavano seduti su un muretto del lido di Ciammarita in attesa dell’educatrice per tornare in comunità. Poi a bordo di alcune auto avrebbero inseguito il furgone Fiat Scudo su cui si trovavano speronandolo e bloccandolo.

«Neri di me…. dovete morire entro stasera vi ammazziamo tutti, falli scendere – hanno urlato all’educatrice – che li porti in comunità tutti morti». Il mezzo del centro di accoglienza è stato danneggiato. Urlando e puntando una pistola verso i ragazzi un aggressore ha detto: «Scendete, devo uccidervi tutti perché ho la pistola».

In carcere sono stati portati Antonino Rossello, 40 anni, Roberto Vitale, 33 anni, Salvatore Vitale, 49 anni, Emanuele Spitaleri, 37 anni, tutti di Partinico. Ai domiciliari vanno Valentina Mattina, 28 anni di Partinico, Giacomo Vitale, di Alcamo, 71 anni e Rosa Inverga, 62 anni. 

I migranti (cinque dei quali minorenni) e l’educatrice della comunità hanno riportato lesioni e contusioni con prognosi tra i quattro e i venti giorni. Le vittime hanno presentato subito la denuncia raccontando di essere state assalite «senza alcun valido motivo» ed ora il loro racconto è stato confermato dalle riprese video. 

E Oltre ai sette arrestati nell’inchiesta sul pestaggio di migranti è indagata anche un’altra donna Maria Cristina Schirò, 28 anni, di Partinico (Pa). La donna è indagata per lesioni alle giovani vittime. Nell’ordine di custodia cautelare vi è la ricostruzione degli eventi che cominciano verso la mezzanotte nella spiaggia Ciammarita dopo una domanda di maniera da parte di un partinicese: «Tutto a posto?» rivolta ai migranti. Poi sempre un ragazzo italiano dice al gruppo di gambiani: «Che c.. ridete, voi venite qui nel nostro territorio perchè non tornate in Africa?’. Dopo il gruppo di italiani si è avvicinato ai migranti e un uomo ha sferrato un pugno nel viso a uno dei giovani ospiti della comunità di Partinico. Si è scatenata una rissa in cui sono volati spintoni, schiaffi e pugni. I migranti sono saliti sull’auto della educatrice e sono andati via. Sono stati quindi inseguiti e picchiati selvaggiamente a Partinico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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