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Catania e la maledizione traffico, ogni giorno ci ruba 92 minuti…

Di Cesare La Marca |

CATANIA – Oltre un’ora e mezza al giorno sprecata all’interno di un’automobile con un volante in mano – per l’esattezza un’ora e 32 minuti, 3 in più della media regionale – intrappolati in un traffico caotico e disordinato, tra lavori e cantieri infiniti e doppie e triple file nella perenne ricerca di un posteggio che quando c’è, magari anche sulle strisce blu, costringe a scegliere se sottostare o ribellarsi alla richiesta di pizzo dell’abusivo di turno. Questo è quanto emerge, per ciò che riguarda Catania e provincia, dai dati presentati dall’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini di guida in Sicilia in seguito all’analisi dei dati delle scatole nere installate nelle automobili, che si sono diffuse anche perché monitorando lo stile di guida del conducente consentono di risparmiare sul premio assicurativo. Il dato monitora dunque solo il parco auto dotato di scatola nera (in maniera aggregata senza possibilità di risalire al singolo utente, specifica la compagnia), ma è comunque significativo perché sono oltre 3,8 milioni i siciliani assicurati con la società in questione che hanno installato il dispositivo sul proprio veicolo.

E dall’analisi dei risultati, relativi al 2017, emerge anche un primato che non può sorprendere più di tanto, ovvero che in base al monitoraggio effettuato sulle auto in cui è stata installata la scatola nera, la provincia di Catania, con tutte le problematiche del capoluogo è la realtà siciliana in cui si trascorre più tempo in auto, a una velocità media di 25 km/h (24,7 quella regionale), inferiore di 4,5 km/h anche rispetto alla media nazionale di 29,5 chilometri orari.

Dal rilevamento emergono dati che fotografano anche carenze infrastrutturali e del trasporto pubblico locale, in quanto emerge che la Sicilia è la regione italiana in cui la velocità media è più bassa (24,7 km/h, che a Catania salgono a 25) e quella in cui si guida di più durante la notte, ma anche quella in cui nonostante le carenze – dato questo più incoraggiante – si percorrono in media in un anno oltre 1.700 chilometri in meno in auto (10.924 a Catania e provincia a fronte dei 10.153 su scala regionale) rispetto al dato nazionale di 12.240 km annui.

Negli ultimi cinque anni, inoltre – almeno per il parco mezzi dotato di scatola nera – è cresciuto l’utilizzo dell’auto in Sicilia (gli automobilisti siciliani l’hanno utilizzata 7 giorni in più, per una media di 286 giorni che è la stessa rilevata a Catania), ma per tratte più brevi. Dal 2013 a oggi il traffico è inoltre aumentato, ritoccando il dato sul fatidico tempo sprecato ogni giorno al volante, cresciuto di circa 4 minuti a fronte di una velocità media anch’essa ridottasi di 4 chilometri orari.

«Rispetto a 5 anni fa i dati dell’Osservatorio UnipolSai evidenziano un utilizzo più frequente dell’auto, 7 giorni in più rispetto al 2013, ma per tratte più brevi – sono stati percorsi circa 750 km in meno – e un incremento del traffico, testimoniato dall’aumento della permanenza quotidiana al volante di 4 minuti unito a una riduzione di 4 chilometri orari della velocità media», ha dichiarato Enrico San Pietro, condirettore generale assicurativo UnipolSai, a commento dell’Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2017.

Complessivamente i siciliani trascorrono 17 giorni (i catanesi dunque qualcosa in più), considerando le intere 24 ore, in un anno al volante. Uno scenario certo non incoraggiante, ma che nell’area metropolitana di Catania potrebbe essere ben diverso tra cinque anni, soprattutto se procederanno nei tempi programmati e andranno a compimento le opere in fase di realizzazione della Ferrovia Circumetnea, con il completamento dell’anello da Misterbianco all’aeroporto, e contestualmente l’Amt riesca a garantire un migliore servizio, oltre al piano parcheggi previsto dal Comune con fondi regionali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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