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Si sblocca l'iter da 180 milioni per la nuova pista a Fontanarossa

Nuova (e più lunga) pista a Fontanarossa Si sblocca l’iter da 180 milioni di euro

Investimento di Ferrovie e Sac, cantieri al via dalla Stazione. Ma i lavori non potranno partire subito perché prima Rfi dovrà avere un progetto definitivo che probabilmente sarà preparato dai tecnici di Italferr

Di Tony Zermo |

CATANIA – Finalmente si è sbloccato l’iter del progetto della nuova pista di Fontanarossa. L’operazione costerà circa 180 milioni di euro, la Sac contribuirà con circa 30 milioni. Le Ferrovie dello Stato spenderanno quindi circa 150 milioni e per questa spesa c’è stato un impegno del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che nel giorni scorsi è stato a Catania. I cantieri non potranno partire subito perché prima Rfi dovrà avere un progetto definitivo che probabilmente sarà preparato dai tecnici di Italferr. I lavori che si potranno iniziare abbastanza presto riguarderanno la stazione ferroviaria dedicata all’aeroporto di Fontanarossa, dove i passeggeri che scendono dai treni potranno salire a bordo di un «people mover»: e in meno di cinque minuti potranno entrare in aeroporto. Il «people mover» è una sorta di trenino automatico come ce ne sono di vario tipo e dimensioni in molte parti del mondo.

E’ un grande passo avanti perché le Ferrovie, che dovranno abbassare la linea ferrata per alcune centinaia di metri, non avevano alcuna intenzione di andare a spendere 180 milioni per il «Nodo Catania»: c’è voluta la spinta del ministro Delrio, a sua volta sollecitato da Enzo Banco. I dirigenti della Sac, il presidente Bonura e l’ad Mancini, hanno sottolineato che «questo è un successo di squadra», cioè quando aeroporto, porto e sindaco fanno massa critica, allora le cose si muovono. Naturalmente, siccome la Sac è legata ad contratto di programma sottoscritto con l’Enac, hanno dovuto ricevere l’approvazione da parte del presidente Vito Riggio per contribuire con 30 milioni al costo della straordinaria operazione che proietta l’aeroporto di Catania nel futuro.

Come già detto altre volte, la pista di 3.100 metri (quella attuale è di 2.600 metri) consentirà l’atterraggio e il decollo dei voli transcontinentali a pieno carico cancellando un handicap pesante che tagliava lo scalo etneo fuori dalle grandi reti reti aeree e impediva ad esempio un volo diretto Catania–New York. La pista passerà sopra i binari interrati e avrà una coda lievemente rialzata. Sarà un’operazione lunga e complessa. Poi ci sarà la seconda fase, e cioè la realizzazione della nuova pista (quella attuale servirà da rullaggio). E qui ci vorrà un investimento di almeno 120 milioni da parte della Sac che affronterà la spesa in autofinanziamento: e questo perché altrimenti si tratterebbe di «aiuti di Stato». Comunque il futuro è aperto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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