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Arrivano i dinosauri a Catania e invadono il Centro Fieristico di Etnapolis

Arrivano i dinosauri a Catania e invadono il Centro Fieristico di Etnapolis

Da sabato al 28 febbraio una mostra per famiglie e scuole adatta ai bimbi dai 3 ai 13 anni

Di Giorgio Romeo |

CATANIA – Jurassic Park a Catania. Dal celebre “Tyrannosaurus Rex” al buffo “Lambeosaurus” col suo becco a forma d’anatra, dal “Triceratopo” ai temibili “Velociraptor”, trenta dinosauri (ricostruiti a grandezza naturale) “prenderanno vita” da sabato al 28 febbraio 2016, presso il centro fieristico “Etnapolis” di Catania per “Days of the dinosaur”, un emozionante viaggio a ritroso nel tempo fino al mesozoico. «La mostra – spiega la curatrice Francesca Matrunola – si rivolge per lo più a bambini dai tre ai tredici anni, fascia d’età in cui la passione per i dinosauri è come il morbillo: colpisce un po’ tutti». Nata nel 1992 dall’idea di un paleontologo argentino, “Days of the dinosaur” punta da un lato sull’accuratezza scientifica, dall’altro (grazie alla tecnica dell’animatronics) sulla spettacolarità. Ogni dinosauro muove, infatti, vari arti e parti del corpo – anche minuti – e segue con lo sguardo i visitatori. Allestita finora in una veste sempre più accurata e tecnologicamente avanzata la mostra ha già toccato 20 Paesi del mondo (dall’Argentina al Sudafrica) ed è prodotta dalla “Edutainment srl” con il supporto del museo di Paleontologia del Centro Musei delle Scienze naturali e Fisiche della Federico II di Napoli.   «La prima parte del percorso – continua la curatrice – trasporta i visitatori indietro nel tempo, in una giungla del Mesozoico. Qui i bambini hanno modo di fare conoscenza con i loro beniamini da vicino, cosa che normalmente non avviene nei tradizionali musei». La parte successiva prevede un’area di circa 800 metri quadrati in cui giocare ed elaborare le emozioni provate grazie ad attività come l’“Area Disegno”, la “Dino Sand Box” (che propone un’esperienza da “aspiranti paleontologi” con delle ossa da ricomporre nascoste nella sabbia) il “Dino cinema 3d” (che proietterà un film sulla nascita dell’universo e la sua evoluzione) e il “Dino Ride” (in cui i bambini potranno cavalcare un dinosauro). Il concetto di edutainment, del resto, viene qui declinato nel migliore dei modi.   «Sebbene sia godibilissima anche per le famiglie – continua Francesca Matrunola – la mostra strizza l’occhio alle scuole, offrendo agli educatori una straordinaria possibilità non solo per spiegare come vivevano i dinosauri, ma anche per dare nozioni di storia naturale, e illustrare teorie come quella del big bang». A garantire l’attendibilità scientifica una serie di professionisti, studenti universitari e affermati paleontologi che faranno da cicerone durante le visite guidate. Tra questi Marco Signore, noto alle cronache per essere stato uno degli scopritori di “Ciro”, un cucciolo di dinosauro riemerso nel 1980 (dopo 110 milioni di anni) dalle scomparse acque tropicali di Pietraroja ed entrato nel mondo scientifico col nome di Scipionyx Samniticus.   «L’opportunità di ammirare ricostruzioni dinamiche di animali vissuti nel passato – spiega lo studioso – è sempre attraente per il pubblico. Punto di forza della mostra è divulgare la cultura scientifica e renderla fruibile anche ai non addetti ai lavori. Poter incrociare alcuni degli animali più sorprendenti del Mesozoico, insieme con quelli che definirei grandi classici, come il Tyrannosaurus Rex, è davvero una bella occasione».

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