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Da stanotte lancette un'ora avantiCon Pasqua un giorno in più per adattarsi

Da stanotte lancette un’ora avanti. Con Pasqua un giorno in più per adattarsi

Durerà sette mesi e per i primi giorni ci farà dormire un po' meno. I rischi per la salute

Di Redazione |

 ROMA  – In molti la odiano, tanto che alcuni stati come le Hawaii l’hanno abolita e altri come la California hanno in discussione una legge con lo stesso obiettivo, ma nonostante le polemiche sta per tornare anche quest’anno.

L’ora legale è in arrivo stanotte (durerà sette mesi), e almeno per il 2016 la transizione sarà più “soft”, visto che la lancetta va spostata in avanti nella notte tra sabato e domenica ed essendo Pasqua ci sarà per molti un giorno in più per adattarsi. Secondo diversi studi questa pratica che da noi è in uso dagli anni ’60 può provocare un aumento degli infarti e degli ictus, oltre che dei disturbi del sonno.

«L’inizio dell’ora legale – scrivono ad esempio i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma – sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione». Una analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull’orologio biologico del cambio dell’ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65. Oltre al rischio cardiaco molto studiati sono gli effetti del cambio sul sonno. Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti del’università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International, ad esempio, ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all’arrivo dell’ora legale.

Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Per uno studio sul Journal of Applied Psychology questa “sale drammaticamente” per effetto del sonno peggiore. Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico.

Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 580 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie. “Considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,32 centesimi di euro al netto delle imposte – si legge nella nota di Terna -, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2016 è pari a 94,5 milioni di euro». Gli esperimenti condotti sul “laboratorio”costituito dall’ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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