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Governo sblocca fondi periferie Boccata d’ossigeno anche in Sicilia

Di Redazione |

Roma – Il Governo «ricuce» lo strappo con i Comuni sui fondi del bando delle periferie e rimette a disposizione un miliardo e 600 milioni in precedenza eliminati in sede di decreto milleproroghe. I sindaci dopo aver interrotto dal 20 settembre le «relazioni istituzionali» con l’esecutivo, oggi sono tornati a sedersi al tavolo della Conferenza Unificata proprio in vista dell’intesa raggiunta che ora dovrà essere tramutata in norma di bilancio.

«Abbiamo ricucito le relazioni con il Governo perché – ha spiegato il presidente dell’Anci Antonio Decaro – abbiamo vinto una battaglia che non era dei sindaci, ma per i diritti dei cittadini. Abbiamo convinto il governo a tornare indietro, a mettere nuovamente a disposizione le risorse». Divergente l’interpretazione del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Erika Stefani: «Come diciamo dall’inizio di questa vicenda – ha puntualizzato – il Governo avrebbe trovato una soluzione e così è stato». E ha ricordato che grazie all’accordo in Conferenza Unificata «ora, nella legge di bilancio, saranno inserite disposizioni grazie alle quali i comuni potranno beneficiare delle risorse previste già dal 2019 in base però a spese già sostenute e documentate».

De Caro ha spiegato che «non si fermeranno né la progettazione, né i lavori», visto che i fondi sono gli stessi «vengono solamente distribuiti nei prossimi due anni e ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute». Sul rapporto tra sindaci e Governo la Stefani ha salutato con favore il ritorno dell’Anci al tavolo del Conferenza: «possiamo finalmente ricominciare a lavorare sulle intese che sono fondamentali per la vita dei cittadini». Sui fondi per le periferie è intervenuto con un tweet anche il segretario dem Maurizio Martina: «Grazie ai Sindaci e alla battaglia del Pd il governo fa marcia indietro sul bando periferie. Bene, ma noi continueremo a vigilare e a tenere alta la guardia». Per il senatore Pd Andrea Ferrazzi quella del Governo è stata «una figura barbina». Ma i parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Bilancio della Camera si è trattato di una strumentalizzazione del Pd che «in tre mesi ha montato una vergognosa propaganda. Quello che avevamo detto ad agosto e ribadito a settembre è accaduto. Il Pd chieda scusa al presidente del Consiglio Conte».

Commenti positivi da parte di molti sindaci, compresi quelli siciliani.  “Si tratta di un’importante vittoria per cui esprimiamo grande soddisfazione e per cui ringraziamo i tanti sindaci italiani che ieri a Palermo, durante la manifestazione ”Milleperiferie”, in rappresentanza dei propri cittadini e dei loro interessi, hanno sottoscritto un documento condiviso contro il blocco dei fondi per le periferie”, è quanto affermato da Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia.

“Ha vinto il buonsenso. Avanti con il progetto di ricucitura della città”. Così invece il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Il futuro delle nostre città – aggiunge il sindaco – passa anche dall’inclusione di quelle periferie che una concezione urbanistica sbagliata ha relegato, soprattutto negli anni settanta, a quartieri dormitorio. Noi siamo pronti a continuare il lavoro già avviato e che scelte incomprensibili da parte del Governo centrale volevano vanificare. La buona notizia di oggi, comunque, non ci farà abbassare la guardia su una vicenda che ha visto i Sindaci fare fronte comune a difesa di un’idea di sviluppo inclusivo delle città”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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