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I supermercati per spendere meno in Sicilia, si possono risparmiare fino a 1.300 euro l’anno

Di Redazione |

Quanto spendono i siciliani ogni anno per fare la spesa al supermercato? Tanto, anzi troppo rispetto ad altre regioni.  È il sorprendente risultato dell’annuale inchiesta di Altroconsumo, l’autorevole associazione per la tutela e difesa dei consumatori che ogni anno prende in esame i prezzi di oltre 1.000 punti vendita in Italia per capire quali siano i supermercati più convenienti. 

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare – visto il divario sul costo della vita sensibilmente più alto al Nord – il Veneto è risultata la regione italiana dove la spesa è più conveniente, mentre la Sicilia e la Calabria, sono quelle in cui acquistare nella grande distribuzione costa di più.  In particolare le città siciliane in cui il carrello della spesa è più costoso sono: Ragusa (spesa minima 6.509 euro l’anno), Reggio calabria (6.579), Aosta (6.509), Siracusa (6.717), messina (6.847) 

Ecco quindi la classifica delle catene più convenienti secondo l’indagine di Altroconsumo. L’indice 100 indica la catena più conveniente: se l’indice è 110, per esempio, significa che i prezzi sono del 10% più cari rispetto all’insegna più economica.

Nella classifica generale Famila Superstore è al primo posto per quanto riguarda la “spesa mista” mentre Esselunga (che in Sicilia non c’è) si conferma il top per la spesa con prodotti di marca e Conad Ipermercato per quelli a marchio commerciale. Pari merito Aldi ed Eurospin alla voce “spesa con prodotti economici“.

Il report di Altroconsumo si basa sui dati Istat dai quali si evince che i prodotti alimentari, da circa vent’anni, sono la voce che pesa di più sul bilancio familiare (circa 500 euro, mentre la spesa media “mista”per ogni famiglia è di 6.504 euro), un numero che, a causa dell’inflazione, rivela che gli italiani acquistano sempre meno cibo come confermato dai dati: dal 1997 ad oggi c’è stato un calo dei consumi alimentari pari al 18,4% al netto dell’inflazione. 

Ma cambiare abitudini e non sprecare sono un’ottima strategia che può arrivare a far risparmiare 1.278 euro l’anno: basta scegliere il punto vendita giusto. 

Innanzitutto, è stata considerata come “spesa tipo” della maggior parte degli italiani quella costituita da un mix composto per la maggior parte da prodotti di marca, quelli più noti; poi da quelli a marchio commerciale (quelli marchiati con il logo della catena dove vengono acquistati) ma anche da quelli più economici. Considerando una spesa di questo tipo è Famila Superstore la catena più conveniente seguita da Auchan e, “a pari convenienza”, da Ipercoop, Conad Ipermercato, Iper e Bennet.

Per chi acquista solo prodotti di marca è Esselunga a confermarsi la più conveniente, mentre Conad Ipermercato e Aldi e Eurospin si attestano rispettivamente al primo posto per la spesa esclusivamente con prodotti a marchio commerciale e solo con prodotti economici.

I risultati della rilevazione svolta da Altroconsumo testimoniano che, soprattutto quando parliamo di prodotti di marca, i prezzi possono essere molto diversi da un punto vendita all’altro arrivando a costare anche il doppio o addirittura il triplo.

Nella grande distribuzione, infatti, la distribuzione dei prezzi tipicamente vede un’area in cui i prezzi sono più bassi (promozioni, confezioni più grandi o multipack); poi c’è un’area in cui c’è la maggior parte dei prezzi praticati sul mercato e infine una piccola area con prezzi particolarmente alti. È questa distribuzione a giustificare un’oscillazione così ampia da un punto vendita all’altro.

Prestare attenzione a questi aspetti può quindi aiutare i consumatori a orientarsi nella giungla dei prezzi. Ad esempio, nella rilevazione svolta da Altroconsumo è stata riscontrata un’oscillazione del 191% relativa al prezzo del dentifricio Mentadent White Now che ha un costo che varia da 1,13 € (un punto vendita Pam a Pordenone e uno a Trieste) a 3,29 € (un punto vendita Conad a Roma e due a Latina). Al contrario, il prodotto il cui prezzo è risultato particolarmente stabile è la confezione di Nutella da 450 gr: l’iconico prodotto è venduto in 377 dei 1.000 punti vendita coinvolti a 3,59 €.

ll supermercato Conad Spesa Facile di Rovigo è quello risultato più conveniente dell’inchiesta a pari merito con Supermercati Martinelli di Mantova e l’ipermercato Galassia di San Giovanni Lupatoto di Verona: qui una famiglia spende circa 5.500 euro l’anno, ovvero 1.000 euro in meno rispetto alla media del costo annuale secondi i dati Istat (6.504 euro nel 2018). È in generale il Veneto la regione dove fare la spesa più conveniente con 6 delle prime 10 città più economiche, seguito dal Friuli Venezia Giulia. Le regioni più care, invece, sono Sicilia – con Messina città più cara dell’indagine – e Calabria. 

Altroconsumo offre una serie di semplici consigli da seguire per una spesa intelligente. Innanzitutto prima di andare al supermercato è utile fare una lista della spesa per comprare solo ciò che effettivamente serve; attenzione alla data di scadenza: posizionare i cibi più deperibili nelle zone più visibili del frigorifero può essere utile a non sprecarli come anche congelare il cibo fresco in piccole porzioni quando ci rendiamo conto di non riuscire a consumarlo. 

* Tenendo conto della spesa media delle famiglie italiane al supermercato (6.504 euro in un anno nel 2018 secondo l’Istat), abbiamo tradotto gli indici in euro investiti per la spesa annua: la spesa minima corrisponde all’indice minimo misurato in ogni città. 

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