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Barcellona si rialza: “No Tengo Miedo”. E due famiglie italiane piangono i loro cari

Di redazione |

Barcellona – Stupore, sgomento, paura. E’ dura risollevarsi dall’ennesimo attacco terroristico che come in una scacchiera impazzita, colpisce, ultimamente, città e paesi europei. Ieri è toccato alla Spagna, alla magnifica Barcellona e alla sua mitica “passeggiata” sulla Rambla. Centinaia e centinaia di turisti, molti dei quali italiani, alcuni siciliani, si sono ritrovati nel mirino di quel van assassino che percorrendo la Rambla a folle velocità ha provocato, 14 morti, e poco più di un centinaio di feriti. Due le vittime italiane: Bruno Gulotta, un giovane informatico di Legnano, 35 anni, che ha fatto appena in tempo a salvare i due figli sacrificando la sua stessa vita e Luca Russo, un ingegnere laureatosi lo scorso anno, originario di Bassano del Grappa. Altri tre italiani sono rimasti feriti, ma due sono stati già dimessi dall’ospedale.

Gli autori della strage, collegati anche all’esplosione di un edificio ad Alcanar,  sarebbero sette. Ai nomi già noti dei fratelli Oukabir, il maggiore Driss (28 anni, già arrestato) e Moussa (18 anni tra qualche mese), tuttora latitante e ritenuto l’autista del van, si aggiungono, quelli di Mohamed Hickamy, 24 anni, accusato di aver affittato un secondo van che doveva essere utilizzato per la fuga dell’attentatore della Rambla,  e di Mohamed Houlikemlal, 21 anni, anche lui già arrestato. Un altro uomo arrestato è Mahamed Houli, bloccato per l’esplosione della villetta ad Alcanar. 

La polizia catalana è anche sulle tracce dei marocchini Younes Abouyaaqoub 22 anni di Ripoll, e Said Aallaa, 18 anni di Ribes de Freser. 

La città, stamani si è risvegliata con la voglia di vivere senza dimenticare l’orrore. Migliaia di cittadini si sono riuniti attorno a Re Felipe VI, al premier Mariano Rajoy e al presidente catalano Carles Puigdemont in Plaza Catalunya, cuore di Barcellona, per un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attentato di ieri. Dopo il minuto di silenzio la folla si è sciolta in un lungo applauso, fra grida di “No Tengo Miedo”, “Non ho paura”.

Tutto il mondo in queste ore si sta stringendo alla Spagna e ai familiari delle vittime. Anche dalla Sicilia arriva un segnale di solidarietà e vicinanza. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha disposto le bandiere a mezz’asta in molti edifici comunali e anche il Teatro Massimo della città terrà le bandiere a mezz’asta da domani fino a lunedì in segno di lutto. Lo ha deciso il sovrintendente del Teatro, Francesco Giambrone, aderendo all’iniziativa del sindaco Leoluca Orlando che ha disposto bandiere a mezz’asta a Palazzo Comitini, sede della Città metropolitana di Palermo; a Villa Niscemi e a Palazzo delle Aquile, sedi del Comune di Palermo, in segno di vicinanza ai cittadini di Barcellona e a tutto il popolo della Catalogna e di Spagna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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