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Processo Capaci, Maria Falcone: «Prezioso il lavoro dei magistrati»

Di Redazione |

PALERMO – «La sentenza della corte d’assise d’appello di Caltanissetta conferma il grande impegno della Procura e della Procura generale che sono riuscite a scrivere i capitoli finora rimasti oscuri dell’attentato, individuando la responsabilità dei capimafia che erano riusciti a sfuggire alle indagini». Lo ha detto la professoressa Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, ucciso a Capaci 28 anni fa insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, commentando la sentenza della corte d’assise d’appello di Caltanissetta che ha condannato all’ergastolo 4 boss accusati della strage. “Il prezioso lavoro dei magistrati di Caltanissetta che non hanno mai smesso di cercare la verità sugli eccidi del ’92- ha aggiunto – ci consegna finalmente un quadro più nitido di quanto avvenne quel tragico 23 maggio di 28 anni fa». “L’auspicio ora – ha concluso – è che si arrivi in tempi celeri alla conclusione dell’ultima tranche aperta del processo che vede imputato il boss latitante Matteo Messina Denaro».

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